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“Sappiamo che il Porto non ci regalerà nulla e dovremo conquistarci la qualificazione“. Queste le parole di Gianluigi Buffon nella conferenza stampa di presentazione della gara di andata degli ottavi di finale di Champions League. La Juventus sfiderà il Porto ed al fianco del tecnico Massimiliano Allegri alla vigilia di questa importante sfida, si è presentato il capitano bianconero. “Siamo consapevoli del valore del Porto che ha grande esperienza internazionale – spiega Gigi Buffon – La squadra portoghese gode del nostro massimo rispetto“.
Champions League, obiettivo più importante della Serie A: “Le partite di Champions sono sempre speciali, sono l’esame più difficile, quello a cui si tiene di più. L’ambizione è importante e sono fortunato a giocare in una squadra importante“. Incontrare nuovamente Iker Casillas? “Incontro un amico ed un avversario che ho continuato a stimare. Ultimamente l’ho visto in forma, ci auguro di fare entrambi una grande partita“.
Nelle ultime settimane son stati risaltati i diverbi con Paulo Dybala e Leonardo Bonucci. Ecco il pensiero di Buffon: “Siamo in un contesto con tanta competitività, la Juventus fa parte delle rose d’elite del calcio mondiale. E’ normale che ci siano questi episodi, per stemperare questi animi bisogna solamente vincere. Ogni singolo vuole metter a disposizione della squadra la propria migliore prestazione. Alle volte questa grande voglia di “strafare” crea situazioni del genere. Non c’è nulla di grave se il livello della squadra è alto“. Rimasto sorpreso della sua probabile esclusione? “Il mister non ha dato nessuna formazione. L’unica cosa che si può dire in questo caso che quando si è giocatori importanti, di grande personalità e di grande talento, bisogna esser i primi a sacrificarsi per il bene della squadra o per il bene e la salvaguardia di determinati equilibri e valori. Leo è un ragazzo molto intelligente e tiene molto al gruppo, non penso che avrà alcun tipo di difficoltà per accettare alcun tipo di decisione. Lo farà nel bene della Juve e lo farà per dare un segnale educativo a chi gioca per noi“.