Champions League

Champions League: Juventus tramortita a Madrid, tre settimane e novanta minuti per la rimonta

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo - Foto Antonio Fraioli

Un altro mercoledì amaro per la Juventus, condannata dall’Atletico Madrid a dover tentare una nuova rimonta impossibile come quella sfiorata meno di un anno fa contro i cugini del Real. I bianconeri perdono meritatamente nella bolgia del Wanda Metropolitano sotto i colpi della difesa dei colchoneros, che da una parte silenzia Ronaldo, Mandzukic e Dybala, tutti e tre quasi del tutto innocui e irriconoscibili, dall’altra gonfiano la rete opposta firmando nel finale il 2-0 con due blitz da calcio piazzato. Un risultato pesantissimo, anche per come si era sviluppato il primo tempo, che al fischio finale getta i bianconeri nello sconforto ma che nelle prossime tre settimane, con lucidità, può essere visto pian piano come l’ennesimo ostacolo da superare per poter raggiungere una Champions League che anche quest’anno si fa sempre più lontana.

Per evitare che l’appuntamento con il trofeo più ambito sia rimandato ancora di un anno, i bianconeri dovranno mettere in difficoltà una squadra che quando si tratta di chiudere le maglie e difendere a oltranza trova i propri momenti migliori. Niente di peggio per chi è obbligato a segnare tre reti senza subirne per staccare il pass per i quarti, visto che nessuna squadra tra le sedici degli ottavi è abile come quella di Simeone – nella versione consueta da condottiero – a saper soffrire quando serve, senza alcun pudore, badando più all’utile che al dilettevole. Nel calcio, però, tutto è possibile, e con altri novanta minuti a disposizione la Juventus non può certo dirsi battuta già dopo la batosta spagnola. Tre settimane, quasi un mese a disposizione per concentrarsi solo su una partita, visto che i giochi in campionato sono ampiamente chiusi anche oltre quel possibile di cui sopra. Difficile, è vero, ma vietato arrendersi prima di scendere in campo: ribaltare i giochi e risvoltare come un calzino l’esito di questo doppio confronto è alla portata della squadra di Allegri, purché il copione del ritorno sia l’esatto opposto del secondo tempo di Madrid.

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