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Real Madrid, Vinicius: “Ancora episodi razzisti contro di me e la Liga non fa nulla”

Vinicius
Vinicius - Foto LiveMedia/Oscar J Barroso/DPPI

 “I razzisti continuano ad andare negli stadi e a vedere da vicino il miglior club del mondo e la Liga continua a non fare nulla… Continuerò a testa alta e festeggerò le mie vittorie e quelle del Real Madrid. Alla fine, è colpa mia”. Così, in un post sul suo profilo instagram, l’attaccante brasiliano del Real Madrid Vinicius jr. ha denunciato il nuovo episodio di razzismo di cui è stato oggetto ieri sera a Valladolid, nel corso della partita poi vinta per 2-0 dai Blancos, quando è stato preso di mira da numerosi ‘buuu’ razzisti da parte dei tifosi di casa, che, mentre stava rientrando negli spogliatoi dopo la sostituzione nel finale del match. Gli sono stati anche lanciati contro degli oggetti dagli spalti.

Il presidente della Liga, Tebas,  ha risposto all’accusa di Vinicius: “Nella Liga combattiamo da anni contro il razzismo. Vinicius è molto ingiusto e non dovrebbe dire che ‘la Liga non fa nulla contro il razzismo’, dovrebbe informarsi meglio. Siamo a sua disposizione affinché tutti insieme, possiamo andare nella stessa direzione. Già prima della denuncia di Vinicius jr, giocatore del Real Madrid, sui suoi social network  in un post in cui allude alla mancanza di misure e di azione da parte della Liga nella lotta al razzismo, avevamo già rilevato insulti razzisti da parte di qualcuno, dagli spalti dello stadio. Questi eventi saranno segnalati alla Commissione Antiviolenza e alla Procura per i Crimini d’odio, come è stato fatto in altre occasioni in cui la Liga, dopo aver indagato sui comportamenti razzisti dentro e fuori gli stadi, ha guidato la lotta contro questo tipo di atti”, commenta in un post della Liga”. “Nel caso di insulti razzisti da parte di tifosi nei confronti di giocatori – prosegue la nota – oltre a denunciare i fatti davanti alla suddetta Commissione di Stato, dalla stagione 18/19 la Liga ha portato anche questi casi davanti alla Procura che si occupa dei reati d’odio”.

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