Calcio estero

L’Equipe rivela le accuse di razzismo a Galtier: “Non voglio un altro musulmano”, “King Kong”

Christophe Galtier
Christophe Galtier, Psg - FotoLive Media/Matthieu Mirville/DPPI

L’ex allenatore del Psg e attuale tecnico dell’Al Duhail, Christophe Galtier andrà a processo il prossimo 15 dicembre per “molestie morali e discriminazioni”. A dieci giorni dall’udienza, L’Equipe ha avuto accesso alle carte dell’accusa che si basa su alcune testimonianze di ex collaboratori ai tempi del Nizza. L’ex assistente al Nizza, Frédéric Gioria, in particolare, riferisce di aver sentito Galtier arrabbiarsi per l’ingaggio di Angevin Billal Brahimi a gennaio del 2022: “Un altro musulmano, non lo voglio, ne abbiamo già troppi”. Un altro membro dello staff, Hachim Ali Mbaé avrebbe riferito agli investigatori di aver avuto un colloquio con Galtier che gli ha assicurato di non aver mai avuto problemi con la religione dei suoi giocatori, tranne che con gli algerini perché “Sono estremisti”. Non solo. Secondo una testimonianza dell’analista video al Nizza, Galtier avrebbe usato l’appellativo ‘King Kong’ per la sua coppia di difensori Mickaël Nadé e Harold Moukoudi, due giocatori di colore, durante una partita contro il Saint-Étienne nel settembre 2021. Galtier ha respinto tutte le accuse in un’intervista a Canal+ a metà settembre: “Non accetto che la gente dica che sono razzista”.

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