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Calcio, l’addio di Van Gaal: “Mi manca mio genero”

Louis Van Gaal e Ryan Giggs - Manchester United

È stato uno degli allenatori più vincenti e più emblematici della storia del calcio. Louis Van Gaal lascia il calcio come aveva promesso alla moglie e alla famiglia, già nel 2015, quando chiuse la sua esperienza al Manchester United. In realtà, all’epoca dei fatti, Van Gaal aveva parlato di un “anno sabbatico”, deciso all’indomani della scomparsa del genero, Rein Nauta, marito della figlia Brenda.

Oggi, è arrivato l’ultimo capitolo della sua parabola da allenatore di successo, da vecchia volpe della panchina. E ha spiegato i motivi della sua scelta: “Dopo la morte di mio genero, ho guardato tutto da un’altra prospettiva. Recentemente, la mia famiglia ha vissuto esperienze davvero forti. È arrivato il momento che io mi dedichi completamente a loro”.

Una riflessione ponderata, frutto di una promessa alla moglie: “Non ci resta molto tempo da trascorrere insieme – ha detto il tecnico 65enne – e voglio godermi tutti i momenti che posso trascorrere con lei. Da allenatore ho vinto tutto il possibile e non ho rimpianti”.

Nel suo palmarès, ci sono sette campionati nazionali (tra Olanda, Germania e Spagna), una Coppa UEFA, una Champions League (entrambe ottenute allenando l’Ajax), due Supercoppe europee e una Coppa intercontinentale. Gli resterà per sempre il pallino di non aver mai trionfato in Premier League.

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