Calcio

L’Aia ritira la tessera all’arbitro donna aggredita nel 2014: “Ha parlato ai media senza autorizzazione”

Il pallone della Serie A Tim 2017-2018 - Foto Antonio Fraioli

L’Aia ha deciso di ritirare la tessera di arbitro a Elena Proietti, che nel 2014 aveva ricevuto un pugno durante il match di di Prima Categoria tra Real Quadrelli e Trevana mentre tentava di sedare una rissa in campo. Il colpo le ha causato danni permanenti a un occhio e a un orecchio. Nel novembre 2018 Proietti, attualmente assessore allo sport di Terni, aveva attaccato l’Associazione Italiana arbitri, accusandola di averla abbandonata. La commissione disciplinare, quindi, ha deciso di ritirare la tessera all’ormai ex direttrice di gara per ‘aver parlato ai media senza chiedere alcuna autorizzazione all’Aia’.

Elena Proietti si è quindi sfogata sul suo profilo Facebook. “Ecco l’epilogo di questa tragicomica vicenda, in cui chi subisce una violenza non né può neanche parlare né denunciare pubblicamente – scrive l’assessore sul proprio profilo -. Dopo 15 anni di onorato servizio mi viene ritirata la tessera perché ho cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica contro la violenza sugli arbitri. Ad maiora”.

“L’Aia quanto in suo potere per assistere la vittima – si legge nella nota dell’Aia -. Non appare affatto credibile la versione dell’episodio fornita dall’associata ai mezzi di informazione. Tenuto conto che le dichiarazioni sono state rilasciate a distanza di ben quattro anni dall’episodio, il comportamento tenuto nell’intera vicenda dall’associata appare alquanto strumentale, dettato da fini personali e politici approfittando, nella circostanza, della discussione in atto relativamente ad un grave episodio di violenza accaduto nel corso di una gara del campionato di Promozione laziale”.

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