Calcio

Adiconsum: “Ancora disservizi, Dazn non rispetta i consumatori. Agcom e Agcm intervengano”

Dopo i problemi riscontrati dalla piattaforma Dazn nella trasmissione di questa prima parte del campionato di Serie A 2021/2022, Adiconsum ha criticato anche la possibilità di mettere fine al fatto che due utenze collegate allo stesso abbonamento possano accedere ai contenuti contemporaneamente da due device che si trovano a distanza l’uno dall’altro: “Nonostante siano passati già 3 mesi dall’inizio del Campionato di calcio di Serie A e nonostante le migliaia di segnalazioni dei consumatori, i disservizi di Dazn sono ancora presenti: dal servizio assistenza ai clienti inesistente alla pessima qualità di visione che penalizza tutti i televisori di ultima generazione, dal decoder necessario nelle aree prive di internet per utilizzare il digitale terrestre dal costo di 140 euro alle prepagate fino a 6 mesi (con sconto) che diventano abbonamenti mascherati e senza possibile disdetta. Ora è chiaro. Aver concesso l’esclusiva della trasmissione del Campionato di calcio della Serie A solo a Dazn permette all’Ott di fare ciò che vuole, annunciando addirittura di modificare unilateralmente le proprie condizioni di vendita solo dopo 3 mesi, limitando la visione delle trasmissioni ad un solo apparato”.

“Nonostante l’approvazione di una risoluzione parlamentare, l’inattività delle Istituzioni sta rafforzando sempre più Dazn e indebolendo i consumatori. – ha proseguito l’associazione – I disservizi di visione (anche se in calo) continuano, come accaduto per il derby Milan-Inter di domenica 6 novembre 2021. Avere la certezza di vedere con stabilità la partita rimane ancora un terno al lotto. Nonostante le diffide di Agcom, il servizio clienti telefonico continua ad essere inesistente come pure le procedure di reclamo. La qualità di visione non è costante, perché degrada continuamente durante la trasmissione e quindi anche la prossima annunciata visione in Full HD 1080 continuerà a rendere inutili i televisori di ultima generazione. Scegliere la qualità è anch’esso un diritto del consumatore che non deve essere disatteso come invece accade ora. Chi ha un televisore con risoluzione (4K o 8K) deve avere il diritto di poterlo utilizzare se nel mercato c’è chi ha la capacità di trasmettere in qualità evoluta. Tutto questo viene limitato da un mercato privo di concorrenza”.

“Il decoder per vedere i canali Dazn sul digitale terrestre nelle aree con scarsa connessione ad internet costa al consumatore addirittura euro139,90, penalizzando, quindi, economicamente chi ha problemi di inclusione digitale non dovuti alla sua volontà. Dazn lancia sul mercato, attraverso Amazon, l’acquisto di prepagate con tagli da 1, 3 e 6 mesi prevedendo anche una scontistica. Sono in realtà abbonamenti mascherati visto che con tale modalità non è possibile disdire quando si vuole e che, in assenza di assistenza clienti, in caso di disservizi, è difficile recedere. Si annunciano, dopo soli 3 mesi di trasmissione, modifiche unilaterali alle condizioni di vendita per limitare la visione ad un solo apparato per abbonamento, un atteggiamento poco rispettoso dei consumatori che penalizza soprattutto le famiglie con tifosi di diverse squadre”, ha concluso Adiconsum.

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