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Al termine della scorsa stagione NBA era difficile immaginare un ulteriore indebolimento della Eastern Conference. Quattro mesi dopo le finals “l’impresa” sembra essere riuscita dato che uomini franchigia del calibro di Paul George, Carmelo Anthony e Jimmy Butler sono migrati ad ovest durante l’estate lasciando i rispettivi team con l’acqua alla gola. La mancanza di stelle in compenso permetterà alla eastern conference di essere una vetrina per giovani in rampa di lancio e veterani con voglia di essere riattestarsi ad alti livelli. Alla vigilia della Regular season le gerarchie nella parte orientale della lega sono rimaste pressappoco invariate con Cavaliers e Celtics che verosimilmente giocheranno per il primo posto seguite da Raptors e Wizards che hanno confermato gli organici che sono valsi gioie nel recente passato. Dietro questi quattro team regna l’incertezza e probabilmente nei mesi di marzo e aprile si infiammerà la lotta per gli ultimi pass disponibili per la post season.
ATLANTIC DIVISION
BOSTON CELTICS (Coach Brad Stevens) – Record 2016/17: 53-29
Dopo aver chiuso la stagione 2016/2017 con il miglior record della Eastern Conference, i Boston Celtics hanno deciso di ripartire con un’unica certezza, la guida di Brad Stevens che siede sulla panchina dei Celtics dal 2013. Infatti oltre al coach dell’Indiana, sono stati confermati solo quattro giocatori: Horford, Smart, Rozier e Brown. Decisamente audaci le scelte della estive della franchigia che si è separata dei suoi uomini franchigia (Thomas e Bradley) per far posto a Kyrie Irving e Gordon Hayward che affronteranno la prima stagione in biancoverde con l’obbligo minimo di riportare i Celtics in finale di conference. In fase offensiva l’apporto delle nuove star della squadra è innegabile, Irving è indubbiamente uno dei top scorer della lega e Hayward oltre ai punti riesce a dare un forte contributo anche quando non ha il pallone tra le mani. A completare il quintetto dovrebbero essere Morris, Horford e Marcus Smart, anche se quest’ultimo dovrà giocarsi lo spot di guardia con Jaylen Brown. La vera scommessa di questa stagione però corrisponde al nome di Jayson Tatum, il prodotto di Duke durante la Summer League ha dimostrato grandi qualità in entrambi i lati del campo e in caso di impatto positivo con lega diventerebbe l’uomo in più di questa squadra. I dubbi che aleggiano sul nuovo corso dei Celtics sono principalmente due, il primo riguarda la solidità difensiva dato che agli addii di Avery Bradley e Jae Crowder non sono seguiti innesti in grado di dare lo stesso contributo garantito dai due partenti in quella fase del gioco. Il secondo problema riguarda il pacchetto lunghi dato che Horford e Baynes non raggiungono i 210cm, per questo motivo potrebbe accadere spesso di vedere i Celtics surclassati a rimbalzo dalle avversarie.
PROBABILE QUINTETTO: Kyrie Irving, Marcus Smart, Gordon Hayward, Marcus Morris, Al Horford
PANCHINA: Terry Rozier, Shane Larkin, Jaylen Brown, Abdel Nader, Jayson Tatum, Semi Ojeleye, Guerschon Yabusele, Aron Baynes, Daniel Theis
BROOKLYN NETS (Coach Kenny Atkinson) – Record 2016/17: 20-62
Per la prima prima volta dall’estate del 2013, in casa Nets c’è aria di cambiamento. La novità principale è rappresentata dall’arrivo di D’Angelo Russell che se nei primi due anni nella lega non è riuscito a convincere l’esigente pubblico dello Staples Center, a Brooklyn trova il palcoscenico perfetto per mettersi in mostra. A completare il backcourt di coach Atkinson c’è Jeremy Lin, reduce da una buona stagione e dalla panchina potrà essere importante l’apporto offerto da Crabbe che però potrebbe addirittura prendersi lo spot da ala piccola in quintetto. I limiti dei Nets si presentano nel frontcourt che orfano di Brook Lopez trova due giocatori in fase calante come Mozgov e Carroll. A concorrere per il posto del russo ci sarà il rookie Jarrett Allen che difficilmente però riuscirà a mostrare il suo valore nella prima parte della stagione. Due giovani da tenere sott’occhio invece sono Rondae Hollis-Jefferson e Caris LeVert che in una franchigia senza superstar possono avere l’occasione di compiere un salto di qualità.
PROBABILE QUINTETTO: D’Angelo Russell, Jeremy Lin, Rondae Hollis-Jefferson, Demarre Carroll, Timofey Mozgov
PANCHINA: Isaiah Whitehead, Spencer Dinwiddie, Caris LeVert, Sean Kilpatrick, Joe Harris, Allan Crabbe, Trevor Booker, Quincy Acy, Tyler Zeller, Jarrett Allen
NEW YORK KNICKS (Coach Jeff Hornacek) – Record 2016/17: 31-51
Gli addii estivi di Phil Jackson e Carmelo Anthony hanno dato il via a una nuova era cestistica nella grande mela. La rivoluzione di coach Hornacek sarà guidata dal lettone Kristaps Porzingis, chiamato a sprigionare tutto il suo potenziale per giocare come una vera all star nel suo terzo anno oltreoceano. Fino a questo momento il cestista di Liepaja non ha mai deluso mettendo in mostra caratteristiche da “all-around” che in questa lega permettono di essere incisivo in entrambe le fasi del gioco. Al suo fianco Porzingis avrà un gruppo giovane e di prospettiva che a fronte di poche vittorie riuscirà a garantire una base per la rifondazione. Il prospetto più interessante della squadra porta il nome di Frank Ntilikina, 19enne francese che prende il posto lasciato vuoto da Derrick Rose. Il quintetto degli arancio viola sulla carta dovrebbe essere completato da: Hardaway Jr. che tolte le doti di scorer da poche garanzie ai suoi, Courtney Lee chi negli anni si è dimostrato un buon role player e da uno tra Willy Hernangomez e Enes Kanter con il primo leggermente favorito alla vigilia del campionato.
PROBABILE QUINTETTO: Frank Ntilikina, Tim Hardaway Jr, Courtney Lee, Kristaps Porzingis, Willy Hernangomez
PANCHINA: Ron Baker, Ramon Sessions, Lance Thomas, Doug McDermott, Mindaugas Kuzminskas, Enes Kanter, Michael Beasley, Joakim Noah, Kyle O’Quinn
PHILADELPHIA 76ERS (Coach Brett Brown) – Record 2016/17: 28-54
Messi alle spalle (si spera) gli infortuni di Joel Embiid e Ben Simmons. Da questa stagione per Philadelphia si prospetta un periodo di inesorabile ascesa che nei prossimi anni dovrebbe portare a traguardi importanti. Il ruolo di point guard sarà coperto dalla prima scelta dell’ultimo draft, Markelle Fultz che con il suo arrivo ha messo fine alla povertà del reparto guardie di coach Brown. Il ragazzo sembra avere le potenzialità per diventare uno dei realizzatori migliori della lega in breve tempo anche se in cabina di regia al momento non eccelle. Il compagno del prodotto di Washington nel backcourt sarà JJ Reddick che ha doti da grande tiratore. Il ruolo di tre in partenza sarà coperto da Covington mentre nello spot di quattro giocherà Ben Simmons che spesso interpreterà il compito di playmaker aggiunto visto le sue doti nel portar palla. A completare lo starting five sarà Embiid, l’ex Jayhawks ha già dimostrato nelle trentuno gare giocate di essere uno che in NBA può spostare gli equilibri anche se la sua tenuta fisica sarà ancora una volta un’incognita. Da menzionare anche i numerosi prospetti che partiranno dalla panchina su tutti spiccano i nomi di Saric, Mcconnell e Okafor.
PROBABILE QUINTETTO: Markelle Fultz, J.J Reddick, Robert Covington, Ben Simmons, Joel Embiid
PANCHINA: T.J. McConnell, Jerryd Bayless, Nik Stauskas, Timothe Luwawu-Cabarrot, Furkan Korkmaz, Justin Anderson, Dario Saric, Amir Johnson, Richaun Holmes, Jahlil Okafor
TORONTO RAPTORS (Coach Dwane Casey) – Record 2016/17: 51-31
Toronto si affaccia alla nuova stagione partendo da basi ormai rodate e consolidate che gli permettono di sulla carta come terza potenza a Est. L’estate della franchigia canadese si è conclusa con il rinnovo di Kyle Lowry che affiancherà per la sesta stagione consecutiva l’altra star della squadra DeMar DeRozan confermando di fatto uno dei backcourt più forti della lega. Nel quintetto vengono confermati anche Ibaka e Valanciunas con il primo che nonostante non sia più quello dei Thunder garantisce un buon apporto difensivo e il secondo che sa essere molto efficace sia in post che come rollante. L’unico dubbio di formazione per coach Casey è il ballottaggio C.J Miles-Powell nel ruolo di ala piccola che in partenza vede favorito l’ex Indiana anche se secondo molti addetti ai lavori questo potrebbe essere l’anno dell’esplosione di Powell che con la sua versatilità potrà giocare molti minuti sia come shooting guard che come ala. Durante la regular season il punto dolente dei Raptors sarà rappresentato dalla panchina che ha perso diversi role player per far posto a giovani grezzi ed incostanti.
PROBABILE QUINTETTO: Kyle Lowry, DeMar DeRozan, C.J Miles, Serge Ibaka, Jonas Valanciunas
PANCHINA: Delon Wright, Fred VanVleet, Norman Powell, OG Anunoby, Bruno Caboclo, Pascal Siakam, Jakob Poeltl, Lucas Nogueira
SOUTHEAST DIVISION
ATLANTA HAWKS (Coach Mike Budenholzer) – Record 2016/17: 43-39
Per la nuova squadra di Marco Belinelli quella in arrivo si preannuncia una stagione di transizione, per la prima volta dopo molti anni l’organico al servizio di coach Budenholzer non sembra valido per concorrere per l’obiettivo playoff anche se con il livello della East conference mai dire mai. Il punto fermo degli Hawks resta Dennis Schroder che avrà per tutto l’anno l’ingrato compito di doversi caricare la squadra sulle spalle. Tolto il tedesco il roster di Atlanta è veramente povero dato che in nessuna posizione del campo si dispone di un giocatore che rientri nella top 15 della lega per ruolo. Kent Bazemore e Taurean Prince fino ad ora hanno dimostrato di essere giocatori validi solo in una metà del campo mentre il pacchetto lunghi in quintetto composto da Ilyasova e Dedmon è uno dei più deboli della lega. Belinelli in questa stagione sarà il cambio di Bazemore e insieme a Babbitt avrà il compito di alzare le percentuali dall’arco del secondo quintetto.
PROBABILE QUINTETTO: Dennis Schröder,Kent Bazemore, Taurean Prince, Ersan Ilyasova, Dewayne Dedmon
PANCHINA: Malcolm Delaney,Quinn Cook, Tyler Dorsey, Marco Belinelli, DeAndre’ Bembry, Nicolas Brussino, Mike Muscala, John Collins, Luke Babbitt, Miles Plumlee
CHARLOTTE HORNETS (Coach Steve Clifford) – Record 2016/17: 36-46
L’obiettivo degli Hornets sono senz’ombra di dubbio i playoff, il compito di portare la squadra di MJ alla post season verte in gran parte sulle spalle di Kemba Walker che affronterà la prima stagione giocatore elitè della lega. Buona parte delle sorti dei calabroni passeranno anche dalle mani di Dwight Howard che è chiamato a fare la differenza sotto il ferro senza limitarsi al ruolo da rimbalzista di lusso nel quale è stato relegato nelle ultime annate. Dare fiato durante le gare all’ex Magic sarà compito di Cody Zeller che spesso viene sottovalutato ma è un giocatore affidabile su entrambi i lati del campo. Gli altri tre posti dello starting five saranno occupati da Nicolas Batum che salterà per infortunio il primo mese della stagione, Michael Kidd-Gilchrist che fino adesso si è rivelato un buon difensore ma non un buon realizzatore e Marvin Williams.
PROBABILE QUINTETTO: Kemba Walker, Nicolas Batum, Michael Kidd-Gilchrist, Marvin Williams, Dwight Howard
PANCHINA: Malik Monk, Michael Carter-Williams, Julyan Stone, Jeremy Lamb, Treveon Graham, Dwayne Bacon, Cody Zeller, Frank Kaminsky
MIAMI HEAT (Coach Erik Spoelstra) – Record 2016/17: 41-41
Il roster è praticamente invariato rispetto alla scorsa stagione salvo le utili aggiunte di Olynyk e Adebayo. Questo crea premesse di playoff per gli Heat che se dovessero confermarsi sui livelli dello scorso finale di stagione non dovrebbero incontrare grosse difficoltà. L’asse play-centro dopo qualche difficoltà è stata rodata con Goran Dragic che è ormai rappresenta una costante minaccia per le difese avversarie e Hassan Whiteside che è di fatto uno dei top centri della lega specialmente per quel che riguarda la metà campo difensiva anche se non è da disdegnare il suo apporto offensivo. Grandi meriti della scorsa stagione vanno anche a coach Spoelstra che è stato in grado di tirar fuori da Dion Waiters e James Johnson il massimo, in questa stagione entrambi partiranno dal campo e sono chiamati a confermarsi. L’ultimo titolare degli Heat nello spot di 3 dovrebbe essere Justise Winslow che lo scorso anno si era fermato per un infortunio.
PROBABILE QUINTETTO: Goran Dragic, Dion Waiters, Justise Winslow, James Johnson, Hassan Whiteside
PANCHINA: Tyler Johnson, Josh Richardson, Wayne Ellington, Rodney Mcgruder, Kelly Olynyk, Okaro White, Udonis Haslem, Bam Adebayo, AJ Hammons
ORLANDO MAGIC (Coach Frank Vogel) – Record 2016/17: 29-53
Quest’anno gli Orlando Magic hanno un punto di forza a fronte di tante lacune. L’aspetto positivo della lineup è l’atletismo portato in campo da giocatori come Aaron Gordon, Terrence Ross, Jonathon Simmons e Bismack Biyombo a fronte però della mancanza di talento di uno dei quintetti più scarni del campionato. Coach Vogel non può contare su giocatori affermati, la sua squadra è una delle peggiori per percentuali dall’arco e inoltre la difesa non sembra in grado di limitare i danni duranti i digiuni della fase offensiva. Tutto ciò fa sì che la ricostruzione dei Magic richiede molto tempo. Il backcourt della squadra per questa stagione è discreto con Payton chiamato alla prima stagione da titolare e Fournier che ormai si è ritagliato uno spazio da role player. Le ali titolari saranno Terrence Ross e Aaron Gordon che non spiccano per continuità. Infine chiude il quintetto Vucevic che nella scorsa stagione non ha vissuto il suo anno migliore. Da valutare il rookie Isaac che ha livello collegiale si è dimostrato un ottimo scorer e Mario Hezonja che rischia di diventare definitivamente un bust per i Magic.
PROBABILE QUINTETTO: Elfrid Payton, Evan Fournier, Terrence Ross, Aaron Gordon, Nikola Vucevic
PANCHINA: D.J. Augustin, Shelvin Mack, Mario Hezonja, Wesley Iwundu, Jonathon Simmons, Arron Afflalo, Jonathan Isaac, Bismack Biyombo, Marreese Speights
WASHINGTON WIZARDS (Coach Scott Brooks) – Record 2016/17: 49-33
In questa stagione probabilmente i Wizards in regular season si giocheranno la terza piazza della conference con i Raptors cullando però il sogno di poter andare oltre la semifinale ad est nella post season. Proprio come i rivali canadesi l’arma numero uno dei Wizards è rappresentata dalla coppia di guardie Wall-Beal. Il primo è indiscutibilmente uno dei migliori play al mondo è in grado di segnare fornire assist e dare una consistenza importante alla difesa. il secondo è un’ottima guardia da un paio di anni e quest’anno potrebbe essere l’anno della consacrazione. Lo spot di tre è ricoperto da Otto Porter che pian piano sta facendo emergere il suo potenziale in entrambe le metà del campo e lo stesso destino potrebbe toccare al suo backup Kelly Oubre. Il frontcourt di partenza vedrà sul parquet Morris e Gortat che sul piano della fisicità garantiscono un’ottima consistenza nel pitturato.
PROBABILE QUINTETTO: John Wall, Bradley Beal, Otto Porter Jr, Markieff Morris, Marcin Gortat
PANCHINA: Jodie Meeks, Tim Frazier, Kelly Oubre Jr., Tomas Satoransky, Sheldon McClellan, Chris McCullough, Mike Young, Devin Robinson, Mike Scott, Daniel Ochefu, Ian Mahinmi, Jason Smith
CENTRAL DIVISION
CHICAGO BULLS (Coach Fred Hoiberg) – Record 2016/17: 41-41
Per i Bulls questo è l’anno zero, l’era di Butler, Wade e Rondo in fin dei conti non è mai iniziata e l’addio estivo di questi interpreti ha messo a nudo una franchigia che riparte da un gruppo nuovo e giovane. Il nuovo backdoor della squadra arriva direttamente da Minnesota ed è composto da Kris Dunn e Zach Lavine, il primo nel suo rookie year ha convinto poco mentre il secondo si è attestato ad alti livelli anche se al momento è fermo per un infortunio al crociato anteriore. Nel ruolo di tre giocherà Paul Zipster che nel suo primo anno oltre oceano ha sorpreso per le sue doti di tiratore dal perimetro. L’ala grande titolare sarà Mirotic che però dovrà prestare attenzione alla concorrenza del rookie Markkanen. Infine chiude il quintetto ipotetico Robin Lopez che non è un giocatore clamoroso ma fa il suo nella metà campo difensiva.
PROBABILE QUINTETTO: Kris Dunn, Zach LaVine, Paul Zipster, Nikola Mirotic, Robin Lopez
PANCHINA: Jerian Grant, Cameron Payne, Justin Holiday, Denzel Valentine, Quincy Pondexter, David Nwaba, Bobby Portis, Lauri Markkanen, Cristiano Felicio, Diamond Stone
CLEVELAND CAVALIERS (Coach Tyronn Lue) – Record 2016/17: 51-31
Dopo aver perso Irving in estate i Cleveland Cavaliers sono corsi ai ripari inserendo diversi elementi al proprio roster e oltre ai nome di Isaiah Thomas e Jae Crowder arrivati dalla trade con i Celtics spiccano Derrick Rose e Dwayne Wade che si è liberato dai Bulls per tornare a giocare con LeBron. Tutto ciò ha portato fans e addetti ai lavori a chiedersi se la squadra di coach Lue sia più o meno forte rispetto all’anno scorso e la verità la potrà svelare solo il campo. La caccia al titolo dei Warriors riparte dal numero 23 di Akron, Ohio sul quale non ormai è inutile spendere elogi. Il backcourt formato da Thomas e Wade rappresenta un’incognita il primo rientrerà a gennaio e fino a quel momento sarà sostituito da un Rose reduce da un anno discreto a New York. Il secondo ormai ha superato gli anni migliori ma potrebbe giocarsi le ultime fiches in questa stagione. La vera novità è rappresentata dal frontcourt dato che Crowder potrebbe a sorpresa partire dal quintetto per garantire continuità in difesa, di conseguenza Kevin Love dovrebbe spostarsi nel ruolo di centro e quest’anno l’intenzione di Lue è quello di far sì che l’ex Ucla giochi un maggior numero di palloni per portare più punti in cascina. Il cambio ruolo di Love relega però alla panchina Thompson che come Jr Smith non ha gradito molto la cosa e questo a lungo termine potrebbe aver anche ripercussioni anche se l’obiettivo comune di riprendersi il titolo potrebbe portare i diretti interessati a sorvolare.
PROBABILE QUINTETTO: Isaiah Thomas, Dywane Wade, LeBron James, Jae Crowder, Kevin Love
PANCHINA: Derrick Rose, Jose Calderon, J.R. Smith, Iman Shumpert, Kyle Korver, Cedi Osman, Jeff Green, Edy Tavares, Channing Frye, Ante Zizic, Tristian Thompson
DETROIT PISTONS (Coach Stan Van Gundy) – Record 2016/17: 37-45
Confermato l’asse play-centro composto da Reggie Jackson e Andre Drummond i Pistons hanno aggiunto Avery Bradley che con la sua attitudine potrà essere determinante in chiave playoff. La guardia ex Celtic ormai è collaudata in NBA e nell’ultima stagione è diventato un giocatore rilevante anche in fase offensiva facendo così un ulteriore salto di qualità. I due violini principali di coach Van Gundy resteranno però Jackson e Drummond con il primo che dopo i guai fisici della scorsa anna proverà a rilanciarsi e il secondo che dovrà sprigionare appieno il suo potenziale per caricarsi i compagni sulle spalle. A completare il quintetto negli spot di tre e quattro saranno Stanley Johnson, reduce da una brutta annata ma pieno di potenzialità e Tobias Harris che è un titolare solido in grado di dare spesso un buon contributo alla causa dei suoi.
PROBABILE QUINTETTO: Reggie Jackson, Avery Bradley, Stanley Johnson, Tobias Harris, Andre Drummond
PANCHINA: Ish Smith, Langston Galloway, Luke Kennard, Reggie Bullock, Jon Leuer, Henry Ellenson, Anthony Tolliver, Boban Marjanovic
INDIANA PACERS (Coach Nate McMillan) – Record 2016/17: 42-40
Dopo aver “svenduto” Paul George in estate, gli Indiana Pacers si presentano al via come una squadra anonima. Non solo manca un top player ma anche a livello strutturale la franchigia è povera di talento e di prospettiva. L’unico uomo in rampa di lancio che giocherà la stagione in gialloblu porta il nome di Myles Turner, il 21enne ha finora dimostrato di essere più di un semplice rimbalzista e si messo in risalto anche per le sue doti difensive fuori dal comune. Un punto di domanda per coach McMillan è rappresentato invece da Victor Oladipo che dopo una stagione inconcludente al fianco di Russell Westbrook ai Pacers trova un’altra occasione per brillare dato che sulla carta sarà il top scorer dei suoi. In cabina di regia le chiavi del gioco saranno nelle mani di Darren Collison che porta sul parquet esperienza ma niente di più. Nei ruoli di ali invece scenderanno in campo Bojan Bogdanovic e Thaddeus Young che eccellono solo nelle loro specialità e presentano molte lacune in diversi aspetti del gioco. Da valutare T.J Leaf e Ike Anigbogu che difficilmente nel rookie year daranno un contributo consistente alla causa di Indiana.
PROBABILE QUINTETTO: Darren Collison, Victor Oladipo, Bojan Bogdanovic, Thaddeus Young, Myles Turner
PANCHINA: Cory Joseph, Joe Young, Lance Stephenson, Damien Wilkins, Glenn Robinson III, Domantas Sabonis, T.J. Leaf, Al Jefferson, Ike Anigbogu
MILWAUKEE BUCKS (Coach Jason Kidd) – Record 2016/17: 42-40
Dopo una stagione positiva arrivata al culmine con l’approdo ai playoff, prosegue il processo di crescita dei Milwaukee Bucks che anche quest’anno potranno usufruire delle giocate di Giannis Antetokounmpo che è indubbiamente il numero uno della lega per talento puro. The greek freak ormai si è attestato ad alti livelli e ormai sul parquet NBA può ricoprire tutti i ruoli in maniera più che egregia. Appurato che le sorti dei Bucks passeranno in gran parte dalle mani di Antetokounmpo c’è da dire che il gruppo che circonda il greco in prospettiva non ha niente da invidiare ad altre squadre. Saranno due i sophomore in quintetto quest’anno Malcolm Brogdon, rookie dell’anno che è riuscito a scalzare l’esperto dellavedova dal suo posto e Thon Maker che deve sicuramente migliorare diversi aspetti del gioco ma nel frattempo relegherà Greg Monroe al ruolo di gregario di lusso. Tony Snell e Middleton completano lo starting five garantendo qualità sia in fase difensiva che in fase offensiva. Non va dimenticato Jabari Parker che ha già dimostrato il suo valore anche se la sua integrità fisica resta un’incognita dato che anche quest’anno gli infortuni lo terranno fermo fino a febbraio privando Kidd di un’arma importante.
PROBABILE QUINTETTO: Malcolm Brogdon, Tony Snell, Khris Middleton, Giannis Antetokounmpo, Thon Maker
PANCHINA: Matthew Dellavedova, Jason Terry, Rashad Vaughn, Sterling Brown, Jabari Parker, Gerald Green, Mirza Teletovic, D.J. Wilson, Greg Monroe, John Henson