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Final Eight Coppa Italia A1 2019: Milano favorita d’obbligo, ma occhio alle sorprese

Jeff Brooks, Olimpia Milano 2018-2019 - Foto BC Khimki Moscow official FB profile

Dopo il debutto della scorsa stagione, il Mandela Forum di Firenze ospiterà per il secondo anno le Final Eight di Coppa Italia di Serie A1. Il capoluogo toscano si conferma fiore all’occhiello della Lega Basket e per l’edizione 2019 della manifestazione ha vinto la volontà di confermare quella che il presidente Egidio Bianchi un anno fa definì “una scommessa vinta”.

Le otto migliori squadre del girone d’andata del massimo campionato si daranno battaglia dal 14 al 17 febbraio. Alla vigilia la candidata assoluta al successo è l’Olimpia Milano che mai come quest’anno ha attuato il proprio strapotere sulle rivali dello stivale. La banda di Pianigiani dovrà però tenere alta la guardia dopo aver imparato sulla propria pelle che nella quattro giorni di coppa i verdetti del campo possono sovvertire ogni gerarchia nel giro di quaranta minuti effettivi. Vietato sottovalutare l’impegno delle Final Eight dove nessun esito è scontato e dove lo stato di forma può incidere più del valore assoluto. L’esempio lampante di quanto detto è rappresentato dalla Fiat Torino che vinse il titolo 2018 al picco di condizione per poi mancare qualche mese dopo l’accesso ai playoff di campionato. Non resta che prepararci allo spettacolo della Coppa Italia dove la sorpresa è sempre dietro l’angolo.

(1) A|X Armani Exchange Milano – Segafredo Virtus Bologna (8)

I PRECEDENTI – Le due compagini si sono affrontate due volte nella stagione in corso, in entrambe le occasioni l’esito finale ha premiato i campioni d’Italia anche se le due gare hanno avuto andamenti differenti. Nel match della seconda giornata infatti la squadra di Pianigiani s’impose solo sul divenire dei quaranta minuti e al PalaDozza la nuova Virtus di Sacripanti diede prova del suo valore arrendendosi con il parziale finale di 79-88. Diversa la sfida del Mediolanum Forum dove l’Armani Exchange ha limitato Kevin Punter senza difficoltà e ha amministrato il punteggio senza mai rischiare.

L’ANALISI – La classifica, i precedenti e il confronto degli organici investono l’Olimpia come favorita assoluta di quello che è il quarto di finale più prestigioso della rassegna. I meneghini da ottobre ad oggi si sono permessi il lusso di dominare il campionato senza spremere le sue punte di diamante. Ad esempio Mike James nei confini nazionali sta giocando una media di 24.6 minuti a gara (contro i 34.5 di Eurolega), lo stesso discorso vale per Micov (23.3 A1, 34.5 Eurolega). Al contrario Fontecchio e Burns che difficilmente vedono il parquet in Europa godono di minuti importanti in campionato. Sapere che nella settimana di Coppa Italia Pianigiani potrà affidarsi su tutti i suoi uomini principali spaventa e non poco i tecnici avversari.

In termine di punti concessi la difesa biancorossa non è la più rocciosa del panorama cestistico italiano, ma questo non preoccupa molto Pianigiani dato che l’alta intensità e il quantitativo di possessi giocati ha permesso ai suoi di attestarsi come squadra che segna più punti di media in Eurolega (87,41). Continuando a parlare dell’Olimpia il rischio è quello di perdersi in un mare di lodi per una compagine che ha in mano il basket nostrano sotto ogni punto di vista e che in questa stagione ha iniziato a dire la sua anche in campo europeo.

Passiamo dunque alla Virtus che proverà a ripetere ciò che Cantù ha fatto sul parquet di Firenze nell’edizione 2018 del torneo. Le V nere hanno staccato il pass all’ultimo turno del girone d’andata, ma nelle giornate migliori hanno mostrato di valere più dell’ottava piazza. La banda di Sacripanti ha fronteggiato a dovere l’impegno europeo della FIBA Champions League riuscendo ad accedere agli ottavi di finale dopo quattordici gare di regular season. Il rischio per coloro che affronteranno l’Olimpia nel fine settimana toscano e nei playoff è quello di soccombere sul piano delle rotazioni. Per Bologna questo pericolo è reale dato che gli alti ritmi di gioco sfiancheranno i titolari e gli uomini della panchina non sempre hanno dato un apporto entusiasmante. Sulla carta Bologna è penalizzata anche in quella che sarà la lotta sotto al ferro contro un pacchetto lunghi di un’altra caratura.

A cosa si deve affidare dunque la Virtus? In primis felsinei potranno giocare senza aver nulla da perdere mentre i rivali potrebbero soffrire le pressioni della vigilia e partire con il freno a mano tirato. Sul campo invece molto dipenderà dallo stato di forma del duo Punter-Taylor che in serata positiva possono scardinare qualunque tipo di difesa e risultare decisivi nei momenti clutch della gara.

(4) Vanoli Cremona – Openjobmetis Varese (5)

IL PRECEDENTE – Le squadre di Meo Sacchetti e Attilio Caja si sono affrontate al PalaRadi in occasione della settima giornata di Serie A1. La vittoria è andata agli ospiti che si sono imposti con il punteggio di 79-82. Il primo quarto ha agito da ago della bilancia, Varese ha limitato i tiratori cremonesi e dopo dieci minuti ha fissato il proprio vantaggio sul +15 (10-25). Le frecce dell’arco di Sacchetti si sono accese nel quarto successivo, ma i ragazzi di Caja sono stati bravi ad amministrare il gap iniziale fino alla sirena.

L’ANALISI – Dal quarto di finale che aprirà la rassegna potrebbe uscire l’outsider per il successo finale. Nella sfida più equilibrata del torneo saranno fondamentali gli episodi e conterà molto la condizione con cui le compagini si presenteranno al via. I sistemi di gioco dei due tecnici sono agli antipodi, l’efficiente attacco di Cremona (86,3 punti realizzati a gara) sarà opposto alla tenace difesa di Varese che con 75 punti concessi a incontro vanta il secondo miglior dato del campionato.

Coach Sacchetti può contare su un parco realizzatori ampio che da un momento all’altro potrebbe essere in grado di smontare l’ordine difensivo dei biancorossi. Tra le fila della Vanoli sono infatti sei i giocatori che viaggiano in doppia cifra realizzativa nel campionato corrente. La lotta nel pitturato sarà un’altro punto di snodo e in quest’ottica il jolly potrebbe essere Giampaolo Ricci. Il cestista romano continua a progredire alzando l’asticella stagione dopo stagione, quest’anno si sta attestando come uno dei migliori azzurri del campionato e nel match contro Varese le sua capacità di gioco lontano dal ferro potrebbero essere fondamentali per togliere riferimenti difensivi ad ArchieCain.

Varese dopo aver riabbracciato i playoff nella scorsa stagione torna a staccare il pass per le Final Eight di Coppa Italia. L’ultima partecipazione risale al 2013, in quell’occasione la squadra della “Città giardino” perse di tre lunghezze nella finale contro Siena. Seconda miglior difesa del campionato, la squadra di Caja ha subito un’involuzione sul lato offensivo del campo dove la perdita di Okoye si è fatta sentire notevolmente. Mancano tiratori puri dall’arco e contro difese ben schierate i biancorossi tendono a fare troppo ball stopping che si converte in tiri forzati. Il miglior marcatore dell’Openjobmetis è Aleksa Avramovic che a livello di talento puro si attesta un gradino sopra al resto del roster. Ad ogni modo è di buona caratura anche il resto del quintetto base mentre gli italiani impiegati in corso d’opera non sono sempre affidabili. Sul parquet del Mandela Forum Varese è chiamata a limitare il numero di conclusioni dai 6,75 m dei rivali che non sempre sono così precisi nonostante l’elevato numero di tiratori, fondamentale nei quaranta minuti contro Cremona anche la lotta a rimbalzo dove Cain ha tutte le caratteristiche per poter incidere.

(3) Umana Reyer Venezia – Banco di Sardegna Sassari (6)

IL PRECEDENTE – L’unica sfida disputata in stagione è andata in scena in terra sarda e ha premiato la Reyer con il punteggio di 83-86. L’incontro può esser spaccato in due parti, partenza a razzo del Banco di Sardegna che dopo venti minuti di gioco si è attestata al comando e rimonta dei lagunari nel segno di Austin Daye nella seconda metà di gioco. Nel finale due fiammate di Bamforth avevano riportato a -1 la Dinamo che si è dovuta però arrendere con il tiro sbagliato alla sirena di Smith.

L’ANALISI – Inevitabile partire da Sassari che a pochi giorni dalla manifestazione è stata colta dal fulmine a ciel sereno. Le dimissioni di Vincenzo Esposito hanno spiazzato la dirigenza del Banco di Sardegna che ha ingaggiato Gianmarco Pozzecco come nuovo tecnico. La nuova identità della squadra sarda è un’incognita anche se in pochi giorni di lavoro è difficile pesare che il coach Gorizia vada ad intaccare gli equilibri di squadra. Orfana del suo go to guy Scott Bamforth la Dinamo proverà a far la differenza sotto il ferro dove Cooley e Thomas formano uno dei pacchetti lunghi più interessanti del campionato. Il problema invece si pone negli altri spot dove sembra non esserci un uomo in grado di spostare gli equilibri come il sopracitato Bamforth. Discontinui Pierre e Smith che non stanno rendendo come hanno mostrato in avventure passate mentre sono ancora da valutare bene Carter e McGee.

La Reyer Venezia si presenta ai nastri di partenza da anti Milano. I lagunari sono forse l’unica compagine che in Italia può fronteggiare i meneghini come profondità di roster anche se De Raffaele non può poi contare sul talento a disposizione di Pianigiani. Nel girone d’andata l’Umana è stata a lungo in scia all’Olimpia e solo nelle battute finali ha ceduto la seconda piazza ad Avellino. Le statistiche incoronano Venezia, in laguna gioca la miglior difesa del campionato con una media di 71,9 punti concessi a gare. Allo stesso tempo gli oro granata sono la squadra più efficace dall’arco (40% di realizzazioni a tre dopo 19 giornate) ragion per cui hanno veramente tutte le carte in regola per andare avanti nel weekend di coppa. Come anticipato sono tante le soluzioni dalla panchina che permettono di adattare il quintetto al contesto. Dopo le brutte eliminazioni degli ultimi anni, questa Coppa Italia potrebbe essere quella giusta per la Reyer.

(2) Sidigas Avellino – Happy Casa Brindisi (7)

IL PRECEDENTE – L’ultimo match risale al poco più di un mese fa ed è andato in scena al PalaPentassuglia in occasione della quattordicesima giornata di regular season. Il successo è andato ad Avellino che in terra pugliese ha confermato il suo picco di forma imponendosi sul filo del rasoio con il parziale di 68-70. Dopo quaranta minuti di equilibrio Adrian Banks ha avuto nelle sue mani e ha fallito il tiro che poteva garantire l’overtime alla New Basket. Da segnalare l’ottima prova di Caleb Green che ha collezionato 18 punti e 8 rimbalzi.

L’ANALISI – Stagione particolare quella condotta finora da Avellino. Inizio pieno di alti e bassi, poi la perdita di Norris Cole che invece di penalizzare la squadra ha messo in risalto Keifer Sykes che con le sue prestazioni ha lanciato il filone di vittorie che sono valse alla Scandone la seconda piazza al termine del girone d’andata. A ridosso delle Final Eight la compagine di Nenad Vucinic ha subito una nuova battuta d’arresto, nelle ultime otto gare disputate tra campionato e coppa è arrivato solo un successo per gli irpini che inaspettatamente sono usciti di scena in FIBA Champions League. Grandi sono le aspettative riposte dai tifosi sulla squadra per la Coppa Italia, appuntamento che la Sidigas ha fallito in diverse occasioni. Favoriti nel derby del sud contro Brindisi ciò che Vucinic potrebbe pagare sulla lunga distanza sono le rotazioni corte che obbligano il tecnico ad un extra impiego dei suoi uomini chiave.

Frank Vitucci in dodici mesi ha cambiato il destino di Brindisi. Il tecnico veneziano prese i pugliesi ultimi in classifica con due vittorie raccolte in dieci partite e riuscì a rilanciare il gruppo che a fine stagione conquisto la salvezza. Per questa stagione il coach sapeva di poter contare su un roster di maggior talento, ma era difficile immaginarsi che Brindisi sin dall’inizio si ritrovasse a sgomitare nella zona playoff. Le Final Eight sono un traguardo gratificante che l’Happy Casa può affrontare a mente sgombra sapendo di non aver nulla da perdere. Con una panchina limitata e pochi giocatori in grado di spaccare il match nella metà offensiva, Vitucci ha puntato sulla difesa che spesso ha frenato gli avversari in gare a punteggio basso. Con 78,1 punti concessi a gara Brindisi è la quarta miglior difesa del campionato dopo diciannove giornata (alle spalle di Venezia, Varese e Olimpia Milano). L’esito della campagna in terra toscana dipenderà molto dallo stato di forma di Banks e Chappell che nelle giornate negative sono gli unici in grado di potersi prendere responsabilità in autonomia.

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