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“Nadal l’extraterrestre”: l’opera di Martucci disponibile su Amazon e in libreria

 

“Nadal l’extraterrestre”: questo il titolo del nuovo libro di Vincenzo Martucci, direttore di Sport Senators e per 34 anni inviato della Gazzetta dello Sport, disponibile su Amazon e in libreria. Il maiorchino, alle prese con la rincorsa sui titoli Slam di Federer, raggiunge nel frattempo il suo più grande rivale sugli scaffali. Rafa, dopo aver demolito qualsiasi record possibile sull’amata terra battuta e sollevato al cielo per dodici volte il trofeo del Roland Garros, ha saputo completarsi anche sulle altre superfici chiudendo il Career Slam: il frutto di un lavoro iniziato sin da bambino sotto l’egida di zio Toni, una figura centrale nella carriera di Nadal come descritto da Martucci nell’estratto di un capitolo.

“Zio Toni è fondamentale per l’evoluzione del giovane Rafael. Papà Sebastian gli affida l’erede quando aveva appena 4 anni, sapendo che lo mette nelle mani giuste: il fratello è il depositario dello sport in una famiglia di sportivi. Ha praticato tennis, calcio, corsa, ping pong, nuoto. Ha scelto il tennis, idolatrando Ilie Nastase ma dovendosi accontentare di uno stile alla José Higueras, ed è arrivato fino alla seconda categoria spagnola ( i primi 30 del paese), anche perché doveva dividere il suo tempo – malvolentieri – con gli studi in Giurisprudenza come voleva il padre. Anche se poi si è dedicato anima e corpo alla scuola tennis del piccolo circolo di Manacor dove ha riunito alcuni dei giovani delle Baleari più promettenti fino a realizzare il sogno della vita, aprendo l’Accademia Nadal, dove ospita anche un torneo Wta e un Challenger maschile. Toni è anche il depositario dei principi più solidi e tradizionali, della famiglia Nadal e anche dell’orgogliosissima comunità di Manacor È  burbero, duro, grande e grosso, è sempre pronto alla discussione ed estremamente deciso nelle sue idee. Papà Sebastian sostiene che è “particolare, diverso dagli altri fratelli”. Lui si definisce: “Una persona di buon senso, logica, che non ha paura di dire quello che pensa. Cosa che, con molti tennisti forti, non è sempre facile: pagano qualcosa per ascoltare qualcosa di diverso che magari non vogliono ascoltare per davvero”. Con allievo giovanissimo, peraltro un nipote, il lavoro è stato molto più agevole: Toni ha semplicemente rovesciato la vita, i pensieri, il comportamento del bambino, del ragazzo e poi dell’uomo Rafael…”.

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