Serie A

Zoff su Maradona: “Non mi sono mai permesso di giudicarlo. Alla Juve non sarebbe stato diverso”

Diego Armando Maradona
Diego Armando Maradona - Foto Antonio Fraioli

“Quando era dalle mie parti, mi aspettavo che fermasse la palla in qualunque maniera, anche a mezza altezza, e poi la tirasse verso di me. Nessuno al mondo è mai riuscito a farlo in quel modo e in qualsiasi condizione possibile“. Lo ha detto Dino Zoff in un’intervista a Repubblica parlando di Diego Armando Maradona, scomparso all’età di 60 anni. “E’ stato il più grande di tutti i tempi, il più memorabile artista – aggiunge l’ex portiere -. Io li amo gli artisti, li ho sempre invidiati perché sanno creare. Io sono un portiere e il mio lavoro era parare la creatività degli altri, solo questo”.

Non mi sono mai permesso mai permesso di giudicarlo perché l’arte è prepotenza, illumina ogni cosa – continua Zoff -. Un artista non si comporta come i comuni mortali. Diego è stato il più speciale fenomeno che io abbia mai visto su un campo di pallone. Io lo avrei lasciato libero di fare quello che voleva. Mica puoi rompere le scatole a un genio, o chiedergli di fare il terzino, di coprire. Anche se poi era amatissimo dai compagni perché non li lasciava mai soli a sgobbare per lui. Dava fiducia agli altri, che pensavano: teniamo duro, tanto lui ci fa il numero e vinciamo”.

Riguardo alle parole di Antonio Cabrini, Zoff dice la sua: Non credo che alla Juventus Diego sarebbe stato diverso, non penso che qualcuno avrebbe potuto addomesticarlo. Ci saremmo goduti, nel caso, il Maradona assoluto che è sempre stato. Secondo me meglio di Pelè che forse era più completo ma meno geniale, meno folle. In Messico nel ’70 aveva fatto quasi il centrocampista, era meraviglioso, ma non era Diego”.

Un ricordo sul match dei Mondiali del 1982 tra Italia e Argentina: “Claudio (Gentile, ndr) non lo fece girare, non lo fece mai tirare. Giocò d’anticipo. Era una brutta bestia Gentile. Maradona dovette subire, patì brontolando, io lo sentivo, ma con stile. Fu un combattimento e Diego non si negò al suo destino. Era grande e perfetto, ma non segnò. Di quel mondiale si racconta sempre Italia-Brasile, però contro l’Argentina fu la partita perfetta, bellissima e dura. Ricordo colpi terribili e virili, non come adesso che i giocatori cadono pure se gli soffi addosso”.

In conclusione, Zoff ha spiegato che secondo lui Maradona, ai giorni nostri farebbe valanghe di gol. Con il gioco a zona andrebbe a nozze, anche se Diego è stato un miracolo fuori dal tempo. Ringraziamo Iddio di averlo avuto“.

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