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Tennis, Masters 1000 Montecarlo: al via i Fab Four, derby Fognini-Lorenzi

Fabio Fognini - Australian Open 2015 - Foto Ray Giubilo

Si è svolto nella tarda mattinata il sorteggio del primo Masters 1000 sul rosso, il Montecarlo Rolex Masters. L’Italia sarà rappresentata da Fognini, Lorenzi e Cecchinato, con la speranza di formare un quartetto Davis affidata a Thomas Fabbiano, domani impegnato nel turno decisivo di qualificazioni.

Il campione in carica Novak Djokovic esordirà col vincente tra Vesely e Gabashvili. In rotta di collisione col serbo numero 1 al mondo anche Fabio Fognini (eventualmente in ottavi di finale). Il ligure affronterà Paolo Lorenzi, in un derby dall’esito indecifrabile. Fabio non gioca da due mesi (rientra dopo l’infortunio agli addominali), mentre il toscano ha già accumulato 16 incontri sul rosso nel 2016 (18, contando anche i due match in Davis). Quattro a zero i precedenti in favore del tennista di Arma di Taggia (Furth 2007, Genova 2008 e due nel 2013 a livello Atp, Estoril e Shanghai). Chi vince incontrerà probabilmente la testa di serie numero 13 Gael Monfils, atteso da un primo turno abbordabile contro Gilles Muller, temibilissimo sui campi veloci, più a disagio sui campi in terra battuta.

Se Fognini non scende in campo da due mesi, da ancor più tempo si protrae l’assenza di Roger Federer. Il fuoriclasse svizzero si allena sui campi del Montecarlo Country Club da una settimana, in trepida attesa di tornare alle competizioni ufficiali dopo il virus intestinale che lo ha costretto a dar forfait a Miami. Ultimo match in stagione rimane quello perso con Djokovic in Australia, semifinale di lusso che, tabellone alla mano, potrebbe andar in scena anche nel Principato. Roger, testa di serie numero 3, attende di conoscere il nome del suo primo avversario dalla sfida tra Bellucci e Garcia Lopez, per poi avere, secondo teste di serie, Bautista Agut (tds numero 14) e Jo-Wilfried Tsonga (la numero 8), ma occhio a un potenziale derby francese Tsonga-Gasquet in ottavi.

Nell’altro spicchio di tabellone, il numero 2 del mondo Andy Murray torna a Montecarlo dopo due anni di assenza. Lo scozzese, dopo un esordio con Guido Pella o un qualificato, potrebbe incappare nell’estro di Benoit Paire negli ottavi di finale, per poi trovare uno tra Berdych (tds numero 6) e Raonic (la numero 10) ai quarti. Il bombardiere canadese sarà avversario di primo turno di Marco Cecchinato, il terzo e ultimo italiano direttamente in main draw. Il siciliano classe ‘92, che beneficia di una wild card, cerca riscatto dall’amata terra battuta per rilanciare una stagione sinora deludente (solo due vittorie a Buenos Aires, più quella in Davis contro Bossel a punteggio acquisito). Certo il sorteggio non è stato benevolo, l’allievo di Piatti appare un ostacolo al momento fuori portata.

A Montecarlo il padrone di casa resta ancora Rafael Nadal. Lo spagnolo ha registrato nel Principato l’incredibile record di 46 vittorie consecutive tra il 2005 e il 2013, ma da 4 anni non solleva il trofeo, sconfitto due volte da Djokovic e una da Ferrer. Per il maiorchino esordio con Rosol o Bedene, si profila poi un ottavo di finale parecchio complicato contro Dominic Thiem, giustiziere di Rafa quest’anno a Buenos Aires. Ai quarti, l’eventuale scontro col vincitore dell’edizione 2014 Stan Wawrinka, testa di serie numero 4, che a sua volta avrà da sudare nelle fasi iniziali del torneo. Sedicesimi di finale col vincente tra Kohlschreiber e Coric, in ottavi possibili avversari Simon o Dimitrov. Servirà indubbiamente un Wawrinka migliore di quello visto a Indian Wells e Miami, dove è stato sconfitto da Goffin e Kuznetsov.

Le speranze di infoltire la pattuglia italiana restano affidate a Thomas Fabbiano. Il neo top 100 ha sconfitto Filippo Volandri nel primo turno di qualificazioni (6-4, 6-4 il risultato), e domani affronterà il numero 87 del mondo Dzumhur nel turno decisivo (2 a 1 i precedenti per il bosniaco, tutti giocati su terra battuta). Il giocatore di Sarajevo ha infranto i sogni di qualificazione dell’altro italiano oggi in campo, Salvatore Caruso. Troppo pesanti le 173 posizioni di distacco in classifica, il siciliano si è arreso in un’ora e 19 minuti col punteggio di 6-2, 6-3.

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