Calcio

Calcio: con progetto “The Bridge”, Lega B costruisce nuovo stadio a Lampedusa

Progetto Stadio Lampedusa

Uno stadio, ma soprattutto un centro di aggregazione. Questo è “The Bridge – Un Ponte per Lampedusa”, progetto promosso dalla Lega nazionale professionisti B, attraverso B Solidale Onlus, per la costruzione di un impianto dedicato al calcio ma anche ad altri sport. L’iniziativa è stata presentata questa mattina presso la Pontificia Accademia delle Scienze, nella Città del Vaticano, alla presenza del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, del presidente della Lega B Andrea Abodi, del cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione dei vescovi, e del cardinale Marcelo Sanchez, cancelliere della Pontificia accademia delle scienze. Il progetto, curato dall’architetto Filippo Fanelli e con il patrocinio del Giubileo della Misericordia, prevede la realizzazione dello stadio entro l’estate del 2017, un segnale concreto per mostrare la volontà della “famiglia sportiva” di non lasciare sola la gente dell’isola nella dura missione di accoglienza degli immigrati.

Noi abbiamo fatto il primo passo – ha sottolineato Abodiora tante persone ci stanno aiutando. Apriremo il cantiere tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, il progetto costerà circa 2 milioni, finanziato in parte da associazioni filantropiche, in parte anche dal sistema sportivo, con la As Roma in prima fila. Abbiamo un’autostrada da percorrere: l’emozione più grande sarà l’inaugurazione”. “In quel giorno Lampedusa vi accoglierà unita per ringraziarvi – ha sottolineato il sindaco NicoliniIo oggi vi esprimo la nostra gratitudine. Tutto ha avuto inizio con il viaggio di Papa Francesco nella nostra isola: da lì è partito il nostro riscatto e la fine della solitudine. È necessaria una rivoluzione etica: noi viviamo in un luogo di margine e abbiamo una responsabilità maggiore perché vediamo tutti i giorni, con i nostri occhi, cosa spinge una donna incinta a salire su un barcone per raggiungere l’Italia. Questo campo di calcio ha un grande valore simbolico, dimostra che ognuno di noi può fare qualcosa, piccoli gesti di pace per promuovere grandi cambiamenti”.

La struttura, ubicata a trenta metri dal mare, sarà pubblica e dunque a disposizione della squadra, ma anche delle scuole e della gente dell’isola. Sostituirà l’attuale campo in terra e avrà i criteri infrastrutturali Uefa Euro 1, omologata per ospitare i campionati federali: una dimensione 105 metri per 65, tribune modulari in acciaio e legno coperte da 500 posti, spogliatoi e un terreno di ultima generazione misto erba-sintetico, oltre all’illuminazione a led, per un progetto ecocompatibile. “Chiederò alla Figc di portare a Lampedusa anche la nazionale”, ha rivelato Abodi. “È un’iniziativa felice e opportuna, che merita sostegno e incoraggiamento – ha dichiarato il cardinale Giovanni Battista ReLo sport ha un linguaggio universale, crea ponti e unisce le persone. Lampedusa è la porta d’entrata dell’Italia, ma anche dell’Europa, un’isola che sta affrontando con coraggio e spirito di solidarietà un’emergenza senza confini: ogni giorno è necessario salvare vite umane alla deriva, Lampedusa non può essere lasciata sola e questa è davvero un bel progetto”. “Questo centro sportivo sarà un centro educativo – ha osservato il cardinale Marcelo SanchezUn fatto concreto, importante dal punto di vista culturale. Una cosa bella per aiutare gli altri: il Papa ci tiene molto”.

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