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Tuona come un fulmine a ciel sereno il comunicato della Federazione Internazionale Pallavolo che ha annunciato che sarà la Dinamo Mosca a prendere parte al mondiale per club FIVB 2017, e non l’Imoco Volley Conegliano.
La decisione ha creato scompiglio nel mondo del volley italiano, specie tra i tifosi della società veneta, che vedono così sfumare l’opportunità di partecipare ad uno degli eventi più importanti dell’anno.
Ma andiamo a scoprire il perchè di tanto clamore.
Il mondiale per club organizzato dalla Federazione Internazionale Volley è un evento chiuso ad 8 squadre. Chi ha diritto ad accedervi? Le squadre ammesse sono le tre vincitrici delle rispettive competizioni continentali (Vakifbank, Rexona e Red Rockets) e cinque formazioni invitate dal comitato organizzatore, tra cui la società ospitante (Hisamitsu). Il disguido nasce dal fatto che nei giorni scorsi la Federazione Italiana Pallavolo aveva annunciato, con un comunicato stampa, che l’Imoco Volley Conegliano avrebbe sicuramente partecipato alla rassegna che si terrà a Kobe (Giappone), dal 9 al 14 Maggio. Chi si è fatto portavoce di questa errata comunicazione, tuttavia, non ha tenuto in considerazione il fatto che il Vakifbank Istanbul, che già prima della conclusione della Champions League aveva ricevuto l’invito dall’organizzazione giapponese, una volta aggiudicatosi il titolo europeo avrebbe potuto scegliere se partecipare in qualità di squadra campione d’Europa, o se accettare la wild card. Trattandosi di wild card sostanzialmente “vendute” ai miglior offerenti, alle turche, che al mondiale per club difenderanno il bronzo ottenuto nel 2016, è ovviamente convenuto qualificarsi come squadra vincente della Champions. Per Ortolani e compagne, che in caso contrario sarebbero volatate a Kobe in qualità di vice-campionesse europee, sfuma quindi l’appuntamento mondiale. Anche la possibilità di prendervi parte con una wc, infatti, sembra svanire: in seguito alla decisione del Vakifbank, il comitato nipponico avrebbe mandato un invito alla società veneta, ma Conegliano avrebbe rifiutato gli onori, e soprattutto gli oneri di tale compromesso. Questo sia per motivi atletici, se è vero che le giocatrici di coach Mazzanti sono apparse molto in affanno dal punto di vista fisico nella gara-1 di semifinale scudetto con Modena, sia per i costi molto alti che l’iscrizione con queste modalità richiederebbe.