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5 punti di penalizzazione e un’ammenda di 6500 euro. Questa la pena inflitta al Virtus Lanciano, club che milita in Serie B, dal Tribunale federale nazionale della Figc, presieduto dall’avv. Sergio Attico. Tra le sanzioni, anche 5 mesi e 15 giorni di inibizione per l’amministratore unico della società Claude Alain Di Menno Di Bucchianico e 2 mesi per il Presidente del Collegio Sindacale della società Angelo Castrignanò. Questo quanto reso noto dalla Federcalcio in un comunicato con cui si precisa che “la società era stata deferita a titolo di responsabilità diretta per alcune violazioni Co.Vi.So.c.“. Il club rossonero ha “violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, per non aver documentato alla Co.Vi.So.C. l’avvenuto pagamento, entro il termine del 16 febbraio 2016, delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per i due bimestri di luglio-agosto e settembre-ottobre 2015″. Infine, Di Bucchianico e Castrignano Angelo avrebbero violato “i principi di lealtà, probità e correttezza, depositando presso la Co.Vi.So.C., in data 16 febbraio 2016, una dichiarazione non veritiera attestante il versamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di novembre e dicembre 2015“. Dopo questa decisione il Lanciano, già in passato penalizzato di 2 punti (ora il totale sale a -7), scende in classifica a 38 punti, in piena zona playout.