Scherma

Scherma, fioretto maschile: Andrea Baldini ritrova il podio a San Pietroburgo

Andrea Baldini - Foto Aeronautica Militare

Bentornato Andrea Baldini. A tre mesi dall’Olimpiade di Rio 2016 l’Italia ritrova finalmente anche a livello individuale uno dei talenti più cristallini che la scherma dell’ultimo decennio abbia saputo esprimere, nonché il fondamentale quarto elemento in vista della prova olimpica a squadre: il livornese è infatti terzo nella tappa di Coppa del Mondo di San Pietroburgo e può così ritrovare il podio in gara individuale dopo quasi due anni dall’ultima volta, nell’autunno 2014 a San Francisco. In mezzo, almeno a livello individuale, molte vicissitudini e pochi risultati di rilievo, mentre ora il trasferimento ad Avignone sembra aver restituito smalto e serenità al Baldo.

Come già per Curatoli nella sciabola a Madrid è una sola stoccata a negare a Baldini l’accesso alla finale per l’oro, agguantata invece dal russo Dmitry Zherebchenko, che completerà poi la sua giornata di grazia con la vittoria per 15-6 sul connazionale Dmitry Rigin e conquistando così la sua prima vittoria della carriera in prove di Coppa. A completare il podio è il britannico James-Andrew Davis, alla sua terza medaglia stagionale.

La prova di Baldini è comunque di grande spessore nell’arma – il fioretto maschile – in cui oggi forse il livello medio è il più elevato in termini assoluti, basti vedere i nomi dei tre avversari sconfitti per arrivare in semifinale: l’americano Massialas, argento mondiale in carica e numero uno del ranking (15-6), il russo Akhmatkhuzin, bronzo mondiale a Mosca 2015 (15-14), e il veterano francese Le Péchoux (15-6). Fra i primi otto della classifica finale vi è anche Luca Simoncelli, autore di un vero e proprio acuto impreziosito dalla vittoria su un altro veterano del fioretto come il tedesco Peter Joppich, quattro volte iridato a livello individuale in carriera, con il punteggio di 15-9. Fra gli altri azzurri in gara, si fermano agli ottavi di finale Lorenzo Nista (15-7 dal francese Cadot) e Giorgio Avola (15-6 da Zherebchenko), mentre lasciano già ai 32 Andrea Cassarà (15-13 dall’ucraino Hertsyk) e ai 64 Daniele Garozzo (15-11 dal polacco Janda).

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