Roma 2024

Roma 2024, Matteo Renzi incontra Thomas Bach

Matteo Renzi - CC BY 2.0

“Una candidatura straordinaria, fortissima: e ora tutti al lavoro, pancia a terra perché la prima medaglia che vogliamo vincere a Rio è nel ciclismo…”. Esordisce così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, a Losanna per incontrare il numero uno del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach. Rispetto per tutti, paura di nessuno. Non so se siamo in vantaggio ma la candidatura è fortissima. Grazie a Bach per l’accoglienza, venire qui ed entrare nel cuore del movimento olimpico è sempre un momento di grande emozione. Quella di Roma è una candidatura straordinaria, in Italia qualcuno storceva il naso all’inizio, adesso tutti abbiamo capito cosa vuol dire. Il Governo italiano e il Coni stanno già lavorando perché lo sport rappresenta un pezzo della cultura italiana, si tratta di un grande investimento per il futuro del Paese. In questi casi si dice che l’importante è partecipare, ma se poi si vince non rimaniamo certo male”. Il premier è convito che questa, per Roma, possa essere la volta buona dopo la sconfitta del 2004 e il ritiro della candidatura per i Giochi Olimpici del 2020.

Renzi ha pranzato con  con il presidente del Cio Thomas Bach, accompagnato dal suo staff. Con loro la delegazione del Comitato olimpico nazionale italiano, composta dal presidente Giovanni Malagò e dal segretario generale Roberto Fabbricini; il vertice del Comitato promotore Roma 2024, con il presidente Luca di Montezemolo, la coordinatrice generale Diana Bianchedi, la responsabile delle relazioni con gli atleti a livello internazionale Fiona May; i tre membri italiani del Cio: Franco Carraro, Mario Pescante, Ottavio Cinquanta. L’occasione giusta per illustrare i piani riguardanti Roma 2024, l’Italia è convinta di essere la favorita. Convinzione rafforzata anche dalle parole pronunciate da Thomas Bach al termine dell’incontro. “Si tratta di una candidatura molto forte, capace di combinare in modo efficace innovazione e tradizione, con un’attenzione importante alla legacy per i cittadini romani”.

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