MotoGP

MotoGp, Bastianini: “Potevo andare ai Giochi come ginnasta, ma ho scelto la moto”

Enea Bastianini
Darryn Binder - Foto LiveMedia/Giorgio Panacci

Intervistato da Marca, il pilota italiano del Team Gresini in MotoGp, Enea Bastianini, ha parlato della stagione corrente. Non solo, qui ha parlato anche del suo percorso passato, specificando come, in un momento del suo passato, si è trovato a scegliere tra le moto e la ginnastica: “Uno sport che mi piaceva molto, ma non mi dedicavo al cento per cento. Mi piacevano di più le moto ed ero più coinvolto con le moto, ma penso che se l’avessi presa diversamente, se fossi stato più serio, forse sarei arrivato alle Olimpiadi. Non so se avrei vinto, ma penso che ce l’avrei fatta. In effetti, molti di quelli che hanno gareggiato con me sono ai Giochi. Quella cosa della Bestia viene da Bastianini, è nata da un meccanico della Moto3 che una volta mi ha detto: ‘Sembravi una bestia’. Mi è piaciuto che lo associassero anche al mio cognome. Ma io sono un tipo molto calmo. Non mi piace concentrarmi solo su una cosa che faccio. Nel senso che cerco di essere veloce, di lavorare, ma in realtà mi piace la vita al di fuori delle motociclette. Diciamo solo che non sono ossessionato dalle moto. Io sono quello che consuma meno gomme. Con il mio stile, in generale, sono io quello che alla fine arriva con più gomma degli altri. E’ difficile andare veloci e risparmiare le gomme. Guido molto con l’anteriore e sbando meno con la ruota posteriore, il segreto è questo. Però poi mi complico la vita da solo. In MotoGp ci sono ci sono stati piloti che fanno magie. Alcuni come Valentino Rossi, Marc Márquez, Lorenzo, che hanno fatto la storia di questo sport perché avevano una marcia in più”.

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