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“Per ora non c’è nulla di nuovo. Migliaia di sportivi non identificati, delle lettere, qualche testimone…“. Commenta così Mihail Degtiariov, presidente della commissione dello sport della Duma le accuse mosse dal nuovo “report” del professor Richard McLaren.
Una netta presa di posizione che cerca di evidenziare il fatto di quante cose siano ancora “indefinite” e prive di collegamento fra di esse. Anche il ministero dello Sport di Mosca ha commentato il nuovo rapporto di McLaren: “La Russia non ha alcun programma di doping di Stato“. Nel comunicato ufficiale c’è la precisazione alla totale disposizione per la collaborazione con gli organi internazionali antidoping.
Nonostante queste parole di smentita, la Iaaf affianca il lavoro di McLaren: “E’ tempo che questa manipolazione si fermi. Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con McLaren e con la Wada e oltre la metà degli atleti coinvolti nel rapporto sono già stati sanzionati o sottoposti a procedimento disciplinare. Anche tutto il resto avrà un seguito non appena le documentazioni delle indagini saranno disponibili”.