Ciclismo

Ciclismo, Laigueglia: prima gioia per Andrea Fedi

Andrea Fedi - Foto Jeremy Gunther Heinz Jahnick CC BY-SA 3.0

Andrea Fedi, classe 1991 e professionista dal 2013, non poteva scegliere occasione migliore per festeggiare la sua prima vittoria da professionista. Nel giorno del ricordo di Marco Pantani, scomparso il 14 febbraio di dodici anni fa, il 24 enne toscano ha vinto la 53esima edizione del Trofeo Laigueglia. Il corridore della Southeast ha preceduto il connazionale Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf) e lo sloveno della Nippo Fantini Grega Bole, vincitore domenica scorsa del Gp Costa degli Etruschi.

La gara è stata caratterizzata per diversi chilometri da una fuga con protagonisti tre uomini, Nicola Gaffurini (Norda MGkVis), Genki Yamamoto (Nippo Fantini) e Daniele Celano (Amore&Vita). Il gruppo, condotto prevalentemente dalla Lampre-Merida di Diego Ulissi, ha concesso un vantaggio massimo di nove minuti al terzetto di testa. Nello spettacolare circuito finale (12,6 chilometri da ripetere tre volte, con il duro strappo di Colla Micheri e il Capo Mele in rapida successione) Daniele Celano e Genki Yamamoto sono stati i primi a rialzarsi; ha invece proseguito nella sua azione Nicola Gaffurini, riuscendo per un soffio a transitare in cima al gran premio della montagna. Con il gruppo nuovamente ricompattato si è scatenata una prevedibile bagarre, che ha frazionato il plotone negli ultimi due giri previsti. Hanno approfittato della situazione dieci corridori, tra i quali l’attivissimo Diego Ulissi. Ma l’azione decisiva l’ha messa a segno Andrea Fedi nella discesa verso il traguardo di Laigueglia. Il vantaggio che si è costruito il corridore originario di Prato è risultato incolmabile per gli inseguitori.

L’albo d’oro della corsa ligure presenta diversi nomi illustri: da Eddy Merckx, bicampione nel 1973 e nel 1974, a Paolo Savoldelli, passando per “cuore matto” Franco Bitossi, Giuseppe Saronni e Lance Armstrong. Da oggi annovera anche quello del giovane Andrea Fedi, che certamente non potrà dimenticare tanto facilmente l’edizione numero cinquantatré della classica savonese, che gli ha regalato la prima gioia da professionista.

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