Ciclismo

Ciclismo, doping tecnologico: Chris Froome chiede più controlli

Chris Froome - Foto Thortuck CC BY-SA 3.0

Il vincitore dell’ultimo Tour de France Chris Froome, impegnato in Australia nel Jayco Herald Sun Tour al via mercoledì 3 febbraio, si è intrattenuto con i media locali a margine della presentazione della corsa a Melbourne. E l’argomento più gettonato non poteva che essere la notizia della frode tecnologica. Il casus belli dell’atleta belga Femke Van den Driessche al Mondiale di ciclocross di Zolder ha generato, com’era prevedibile, una scossa tellurica in tutto il mondo del ciclismo. Sollecitato dai giornalisti, il kenyano del team Sky ha detto di aver chiamato l’Unione iciclistica internazionale (Uci) per invitarla a intensificare le misure preventive sulle bici, rivelando, inoltre, che nelle ultime due stagioni il suo mezzo è stato smontato e analizzato almeno dodici volte.

Chris Froome è uno degli atleti più sospettati di frode tecnologica, perlomeno nelle dispute da bar sport sui social network: le sue poderose accelerazione in alta montagna hanno fatto storcere il naso a molti, a partire dal Tour de France 2013, quando uscì dall’anonimato vincendo la corsa ciclistica più importante del pianeta. Accuse che il corridore kenyano, suffragato dalla mancanza di prove a riguardo, ha sempre smentito con fermezza. E anche questa volta non si è tirato indietro: “Molti dei rumors di questi ultimi giorni sono frutto di speculazioni sui social media e su Twitter,” ha ribadito Chris Froome. “Noi ciclisti quando siamo in gruppo non ci mettiamo di certo ad accusarci a vicenda di avere un motorino all’interno della bicicletta. Senza dubbio l’unico modo per allontanare i sospetti è prendere questa nuova minaccia sul serio: ho chiesto all’Uci di incrementare i controlli a sorpresa nel World Tour e spero che le autorità prendano provvedimenti in tal senso,” ha concluso il 30enne di Nairobi.

Anche il giovane talento dell’Ag2r Romain Bardet, ha confermato di aver assistito nel corso dell’ultimo Tour de France a diversi controlli alle biciclette: “Sono assolutamente fiducioso che il problema della frode tecnologia si risolverà molto presto, perché vedo che le autorità svolgono al meglio il proprio lavoro,” ha detto il francese a France Press.

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