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Basket, Nba: Bucks e Jazz in volata, Spurs e Wizards di carattere

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I San Antonio Spurs iniziano con una vittoria la prima delle otto trasferte del Rodeo, niente da fare per i Miami Heat. E mentre i Washington Wizards rovinano il debutto sulla panchina dei New York Knicks a Kurt Rambis, gli Utah Jazz vincono la loro settima partita consecutiva e superano i Houston Rockets, ottavi a Ovest, sconfitti dai Golden State Warriors e dal solito Curry (35 punti). Vittoria sofferta, e in volata, anche per i Milwaukee Bucks, che dal +19 vincono solo grazie alla furbesca gestione dei liberi di Middleton ad un secondo dalla fine.

San Antonio Spurs@Miami Heat 119-101
SAS: Leonard 23, Aldridge 28, West 6, Green 15, Parker 7, Mills 8, Simmons 10, Marjanovic 11, Diaw 9, Butler 2, McCallum
MIA: Deng 11, Bosh 16, Stoudemire 2, Wade 20, Dragic 10, Whiteside 14, Green 8, Winslow 2, Udrih 13, McRoberts 2, Stokes 1

Il Rodeo dei San Antonio Spurs inizia bene, inizia con una vittoria ai danni dei Miami Heat. I nero-argento giocano a ritmi bassi per i primi dodici minuti, poi si sbloccano alla grande grazie al duo Leonard-Aldridge (51 punti in due) e già a fine primo tempo sono sopra di 7 (54-47). Nel terzo quarto la partita prende una piega decisamente favorevole agli uomini di Gregg Popovich, che toccano il +15 e amministrano poi la situazione fino alla fine grazie al break che dal +7 regala il +14 nella parte centrale dell’ultimo quarto. Ancora out Tim Duncan e Manu Ginobili, che si è dovuto sottoporre ad un’operazione ai testicoli qualche giorno fa.

Washington Wizards@New York Knicks 111-108
WAS: Dudley 14, Porter 13, Gortat 14, Beal 26, Wall 28, Temple 5, Oubre Jr, Gooden, Nene 4, Sessions 7, Humphries
NYK: Anthony 33 (13 rimb), Porzingis 20, Lopez 14, Afflalo 11, Calderon, Thomas 2, Galloway 14, Seraphin 8, Vujavic, Williams 6

Cambia l’uomo in panchina, non cambia il risultato. Continuano i problemi in casa Knicks anche dopo l’esordio di Kurt Rambis, ex Lakers e vice dell’ex Derek Fisher, e arriva la sesta sconfitta consecutiva. I Washington Wizards sbancano il Madison Square Garden grazie ad una maiuscola prova di John Wall (28 punti e 17 assist) e alle indecisioni di Porzingis e Galloway, che sotto di 2 (94-96) a 5 minuti dalla fine hanno una tripla a testa per il vantaggio. Sciupata l’occasione, New York si disunisce e si fa saltare addosso da una delle coppie di guardie più forte della lega, così anche Beal si unisce alla festa e il parziale che regala il +10 (106-96) a 2′ dalla sirena e diventa decisivo.

Boston Celtics@Milwaukee Bucks 111-112
BOS: Crowder 18, Johnson 6, Sullinger 4 (11 rimb), Bradley 18, Thomas 15, Smart 12, Turner 6 (10 rimb), Zeller 4, Olynyk 15, Jerebko 13
MIL: Antetokounmpo 14, Parker 10, Plumlee 6, Middleton 20, Mayo, Carter-Williams 16, Monroe 29, Bayless 14, Vaughn 3

Vittoria importantissima, e in volata, per i Milwaukee Bucks, che riprendono un po’ di quota nel ranking grazie alla freddezza di Middleton e ai 29 punti di Monroe. Ma gli uomini di Jason Kidd rischiano grosso, entrano nell’ultimo quarto avanti di 19 (93-74) e nel giro di 10′ dilapidano tutto il vantaggio, consentendo a Olynyk, a 60” dalla fine, di fare 2/2 dalla lunetta e di impattare sul 111-111. Bradley si fa stuzzicare e cade nel tranello di Middleton, che subisce il fallo e a un secondo dalla fine e si procura due liberi. Fa 1/2, volontariamente, per impedire ai Celtics di provare un ultimo disperato tiro della vittoria, regalando di fatto ai suoi un successo che già dopo i primi 36′ sembrava archivato.

Utah Jazz@Dallas Mavericks 121-119
UTA: Hayward 20, Favors 16, Gobert 14 (10 rimb), Hood 29, Neto 8, Ingles 6, Johnson 5, Booker 8, Lyles 11, Green 4
DAL: Parsons 24, Nowitzki 17, Pachulia 7 (11 rimb), Matthews 16,Williams 23, Felton 17, Powell 7, Anderson 3, Barea 5

Continua lo straordinario periodo di forma degli Utah Jazz, che vincono la loro settima partita consecutiva grazie ad una magia di Gordon Hayward (20) sulla sirena. E’ anche la notte di Rodney Hood, autore di 29 punti e del tiro del pareggio al termine dei regolamentari, ma è una notte stregata per i Mavs. Nell’overtime nessuna delle due squadre si decide a prendere il controllo, Parsons ha nelle mani una tripla aperta per regalare la vittoria, a 24” dallo scadere, ma prende solo il ferro e regala il possesso agli avversari. Con 4” da giocare, Hayward riceve palla dalla rimessa e senza pensarci troppo va in step-back per la tripla, che questa volta prende solo la retina. Successo Jazz.

Houston Rockets@Golden State Warriors 110-123
HOU: Brewer 3, Ariza 19, Howard 16 (15 rimb), Harden 37, Beverley 7, Smith 3, Lawson, Thornton 15, Capela 4, Harrell
GSW: Barnes 19, Green 8, Bogut 13 (11 rimb) Thompson 11, Curry 35, Iguodala 11, Barbosa 4, Speights 12, Livingston 4, Rush

Ormai non fa più notizia, ma i Golden State Warriors hanno vinto ancora. Per la 42esima volta consecutiva in casa, per la 48/ma volta questa stagione. Curry ne fa 35, 19 nel solo primo quarto, portando i suoi sul 42-27 dopo appena dodici minuti, ma deve combattere con l’insurrezione dei Houston Rockets. Perchè i texani riescono a poco a poco a scardinare la difesa avversaria, impattando addirittura sul 93-93 alla fine del terzo quarto. Ma proprio sul più bello finisce la benzina, i Warriors ne approfittano immediatamente e mettono in ghiaccio la partita grazie al 15-3 di parziale che apre l’ultimo periodo. Inutili i 37 punti di Harden.

 

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