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A partire dalle 14 (ore 13 locali) sul Campo Centrale di Wimbledon è andata in scena la prima semifinale del tabellone femminile di questa centotrentesima edizione dei Championships: la numero 1 al mondo Serena Williams surclassa in due set, col netto punteggio di 6-2 6-0, l’outsider russa Elena Vesnina, raggiungendo per la nona volta in carriera sull’erba londinese l’atto conclusivo, dove affronterà la vincente della sfida tra la sorella Venus e la tedesca, numero 4 del seeding, Angelique Kerber.
I precedenti tra le due giocatrici sono piuttosto eloquenti: quattro vittorie su quattro per la campionessa statunitense, senza mai cedere un set, l’ultima delle quali nel 2013 sul veloce di Pechino; un solo confronto Slam inoltre, ben otto anni fa, a Flushing Meadows, quando l’americana inflisse un pesante doppio 6-1 alla tennista nativa di Lvov. A parte il successo in rimonta al secondo turno, quando è stata anche sotto di un break nel parziale decisivo contro la connazionale Christina McHale, agevole il cammino in queste due settimane per la detentrice del titolo, che non ha più lasciato set per strada; stessa cosa si può dire della russa, che ha sofferto solo nel match di ottavi, vinto per 9-7 al terzo, contro la compagna di doppio Ekaterina Makarova. Per la Vesnina si tratta della prima semifinale a livello Slam della sua carriera; addirittura la trentaduesima per la testa di serie numero 1, la decima sui campi dell’All England Club, sedici anni dopo la prima, persa con la sorella Venus.
Subito aggressiva in risposta la sei volte campionessa di Wimbledon, che strappa il servizio a 15 all’avversaria nel game inaugurale dell’incontro. Troppo elevati i ritmi tenuti da fondo campo dalla trentaquattrenne di Saginaw, poco incisiva alla battuta invece la russa, la quale subisce inesorabilmente il doppio break al gioco numero 3. Dopo solamente venticinque minuti, la Williams va a servire per il primo parziale: è un ace, il settimo della sua partita, a consegnarle col netto score di 6-2 un primo parziale che ha letteralmente dominato e in cui ha servito col 93% di realizzazione con la prima.
Diritto affossato in rete dalla Vesnina e break anche in apertura di secondo set per la numero 1 del mondo. La giocatrice di origini ucraine continua a essere generosa: il suo quarto doppio fallo, nel terzo game, permette alla campionessa statunitense di volare sul 3-0 pesante, precisamente come nel primo parziale. Stavolta la situazione si fa ancora più complicata, però, per l’attuale numero 50 del ranking, costretta ad incassare gli innumerevoli vincenti di un’indomabile Serena Williams: con l’ennesimo schiaffo al volo di diritto l’americana chiude dunque anche il secondo parziale, imponendosi col punteggio finale di 6-2 6-0.
Serena conquista la nona finale della sua meravigliosa carriera qui a Wimbledon e, sabato, andrà a caccia del settimo acuto sui campi di Church Road: di fronte troverà o la sorella Venus, che ha già affrontato in quattro occasioni nell’atto conclusivo di questo torneo, o la teutonica Angelique Kerber, sua giustiziera in finale agli scorsi Australian Open. Per Elena Vesnina la soddisfazione del miglior risultato di sempre, in singolare, in un torneo dello Slam: la ventinovenne russa, che da lunedì sarà la nuova numero 25 del pianeta (non lontana dal suo best ranking da numero 21), giocherà più tardi, in coppia con la connazionale Ekaterina Makarova, i quarti di finale del torneo di doppio, proprio contro le sorelle Williams.
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