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Ci sarebbero degli importanti sviluppi in merito all’incidente automobilistico del 9 giugno scorso che ha visto protagonista, suo malgrado, la fresca finalista di Wimbledon 2017 Venus Williams. Nell’occasione, lo ricordiamo, era deceduto l’insegnante settantottenne in pensione Jerome Barson e pertanto l’atleta afroamericana è da oltre un mese e mezzo al centro di una bagarre mediatica.
Stando a quanto riferito dal poliziotto David Dowling, coordinatore delle indagini, fin dalle testimonianze del primo momento sul luogo dell’incidente aveva creduto ad una colpevolezza solo parziale della stella statunitense: “La Williams è entrata nell’incrocio col semaforo verde; tuttavia, una volta nel mezzo, la sua vettura è rimasta imbottigliata nel traffico e nel mentre è scattato il rosso. In quel momento è vero che ha perso il suo diritto a passare, ma è anche vero che non avrebbe potuto fare retromarcia. In ragione di queste considerazioni – ha concluso l’ispettore – ho ritenuto di non citare la tennista, bensì auspico che le assicurazioni facciano il loro dovere“.
Sembra quindi evolvere verso un lieto fine, relativamente alla sua personale sorte giudiziaria, lo spiacevole episodio di Palm Beach. Certo rimarranno indelebili nella sua memoria quei momenti di terrore e il dispiacere per la vita spezzata, ma potrà quanto meno apprestarsi a concludere con la sua solita classe la propria carriera sui campi da tennis.