Tennis

Tennis, il vicepresidente della Federazione ucraina: “Chi non esclude i russi, sta col mostro”

Daniil Medvedev
Daniil Medvedev, Miami 2022 - foto Ray Giubilo

Chi non punisce i giocatori russi e bielorussi “gioca dalla parte del mostro“. Ne è convinto Evgeniy Zukin, vicepresidente della federazione ucraina di tennis, che entra a gamba tesa sul dibattito relativo alle esclusioni di Wimbledon. Racconta al Guardian che le forze d’invasione russe hanno distrutto il centro nazionale di tennis dell’Ucraina, a Irpin, vicino a Kiev, e i campi da tennis sono pieni di bombe inesplose. Wimbledon e l’LTA inglese “ovviamente hanno preso la decisione giusta e sono davvero sorpreso che l’ATP, la WTA e gran parte della comunità del tennis non lo capiscano. È accettato che applichiamo sanzioni economiche alla nazione che ha iniziato questa guerra, anche se non tutti i russi sono favorevoli. E anche nello sport non può essere business as usual. Se ATP e WTA condividono i valori di un mondo libero, di indipendenza e sovranità, devono fare qualcosa per fermare il mostro. Altrimenti giocheranno dalla parte del mostro”.

E ancora: “Il tennis continua a ripetersi che non è responsabile. Ma fintanto che permette ai russi di giocare, anche senza una bandiera, promuovono la Russia. E se un russo vincesse Wimbledon o Queens o altro, verrebbe presentato dal governo russo come un’altra dimostrazione di dominio? Non ho dubbi su questo. Perché la politica e lo sport in Russia sono assolutamente mescolati. Quando Putin ha incontrato le stelle dello sport russo al Cremlino martedì, ha detto loro: ‘Sei in prima linea nella nostra lotta per i nostri valori’. Quindi non possiamo chiudere gli occhi. Adoro guardare Daniil Medvedev e Andrey Rublev giocare. Ma quando pensi alle donne e ai bambini che stanno soffrendo e sperimentano cose che potresti solo immaginare nei tuoi peggiori incubi, so è sbagliato permettere ai russi di giocare e promuovere il loro sistema. Semplicemente non è il momento”.

SportFace