Tennis

Sara Errani: “Sono nauseata, è una vergogna. Non so se giocherò più a tennis”

Sara Errani - Foto Bruno Silverii

“Sono davvero nauseata da qusta vicenda”. Si apre così la lettera sui social di Sara Errani, la tennista azzurra commenta la squalifica del Tas di dieci mesi per l’assunzione del letrozolo. Squalifica che è stata aumentata da 2 a 10 mesi dopo il ricorso di Nado Italia alla sentenza di primo grado della scorsa estate. “Non credo sia mai successa una cosa del genere, gestita in questo modo, a mio giudizio vergognoso – ha proseguito la tennista romagnola – Sono sette mesi che vivo pensando ed aspettando la sentenza definitiva. Per otto volte mi hanno comunicato una data limite di uscita, per poi rinviarla. Otto volte! Senza mai darmi la possibilità di vivere e di giocare con la serenità necessaria per questo sport. Questo aumento di squalifica di otto mesi lo trovo una vergogna”.

La lettera dell’azzurra prosegue rimarcando la sua innocenza: Non ho mai assunto nessuna sostanza dopante in tutta la mia vita, amo troppo questo sport per fare una cosa del genere – ammette a cuore aperto la Errani – Ho sempre cercato di essere un buon esempio, sia dentro che fuori dal campo. Ho vestito e cercato di onorare sempre la maglia azzurra dando tutta me stessa in qualsiasi momento, anche quando lasciare sarebbe stata la cosa più logica e semplice. Ho dato la mia vita a questo sport e non penso di meritarmi questo”.

Errani che sottolinea l’incongruenza della sentenza del Tas: “Mi sento impotente di fronte ad un’ingiustizia così grande. Il Tas di Losanna ha confermato per la seconda volta che si è trattato di un’assunzione involontaria e per di più una sostanza che non migliora le prestazioni atletico-sportive”. L’azzurra aveva rialzato la testa scalando il ranking e rientando tra le prime 100 del mondo, una risalita che è stata vana: “Dopo aver scontato sette mesi tra risultati tolti e periodo di inattività ed essere ripartita da un ranking di 280, mi aggiungono ora, che ho rialzato sportivamente la testa, altri otto mesi di squalifica. Tutto questo è assurdo!”.

“Trovo in tutta questa vicenda una profonda ingiustizia e lo voglio gridare a testa alta perché so di non avere niente da rimproverarmi. Non so se avrò la voglia e la forza di rigiocare a tennis dopo tutto questo”, ha concluso la Errani.

LA LETTERA COMPLETA SUI SOCIAL DELLA ERRANI

 

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