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Niente russi a Wimbledon, Barazzutti: “Perché punire degli atleti che non c’entrano con la guerra?”

Corrado Barazzutti - Fed Cup - Spagna vs Italia - Foto Ray Giubilo

Intervistato dall’agenzia di stampa Adnkronos, Corrado Barazzutti ha espresso la sua opinione sulla decisione di Wimbledon di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla prossima edizione del torneo. L’ex capitano di Coppa Davis ha mostrato la sua contrarietà alla scelta in questi termini: “Non c’è dubbio che gli inglesi abbiano tutto il diritto ad utilizzare come cassa di risonanza il proprio torneo per manifestare in maniera forte il dissenso all’aggressione, invasione orribile della Russia nei confronti dell’Ucraina. Ma cosa c’entrano i giocatori?”. Ha poi aggiunto: “Perché punire degli atleti che non hanno nulla a che fare con la guerra. E che alcuni di loro, tra l’altro, hanno anche pubblicamente condannato”. Barazzutti poi si augura che gli Internazionali Bnl d’Italia e il governo italiano non prendano la stessa decisione di Wimbledon: “Mi auguro che non venga presa perché gli atleti, a meno di esplicite esternazioni pro Putin o pro guerra, non hanno colpe e non possono essere condannati solo perché nati in un paese nel quale il governo ha deciso di fare la guerra al mondo”.

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