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Masters 1000 Madrid 2019: fermi tutti, Nole è tornato

Novak Djokovic - Foto Ray Giubilo

La pacchia è finita. Dopo oltre 3 mesi di pausa è tornato il dominatore Novak Djokovic. Le sconfitte subite nei primi 3 Masters 1000 di stagione contro Kohlschreiber, Bautista-Agut e Medvedev sono un lontano ricordo e non solo dal punto di vista del tennis espresso, ma soprattutto a giudicare dallo sguardo del serbo, che è tornato quello dei giorni migliori. D’altronde per fare il fenomeno negli Slams dovrà pure ricaricare le pile da qualche parte. È un pò umano anche lui. La svolta è stata con ogni probabilità la partita con Chardy agli ottavi di finale e l’esultanza finale dice tutto. Un match giocato bene solo a sprazzi dal serbo, spesso falloso e nervoso, ma che è riuscito a portare a casa giocando un gran tie-break. Da lì in poi non c’è stata più storia. Ha approfittato del ritiro di Cilic nei quarti di finale e dopodiché ha messo in riga Thiem e Tsitsipas, non gli ultimi arrivati insomma. Splendida la prestazione contro l’austriaco, il giocatore più in forma del momento senza ombra di dubbio, che il fenomeno di Belgrado ha battuto alla sua maniera, ovvero portando a casa i punti che pesano tanto. Due tie-breaks, un “Idemo” urlato al proprio angolo e gli occhi della tigre che fan paura un po’ a tutti nel circuito. Anche a Stefanos, che il giorno prima aveva battuto il numero 1 del rosso Rafael Nadal. E lo aveva fatto in volata, annullando tanti break-points e vendicando la sconfitta agli Australian Open che gli aveva fatto tanto male. Il greco sta crescendo bene, anzi benissimo. Ha il tennis per far bene ovunque, ma soprattutto ha la testa ben piantata sulle spalle. Per lui il meglio deve ancora venire, per il numero 1 del Mondo è oggettivamente difficile giocar meglio delle due partite conclusive del 1000 madrileno. È altresì vero però che il vero obiettivo di Novak è il Roland Garros, l’unico Major dove al momento il serbo non parte con i favori del pronostico.

E già perché nonostante Rafa sia fermo ancora a 0 titoli sul rosso nel 2019 come si fa a non dare per favorito un ragazzo che di Roland Garros ne ha vinti ben 11?

Ma prima di Parigi c’è Roma. C’è chi dice che vincerà Rafa e si sblocchi, chi parteggia per RoboNole, chi per Thiem e chi per l’idolo di casa Fognini. E ci sarebbe pure quel ragazzotto di 37 anni di nome Federer, che male non si è comportato in Spagna.

Insomma, ci sarà da divertirsi.

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