Amarcord

L’angolo del ricordo: Parigi-Bercy 2018, Khachanov sorprende tutti e si laurea campione

Karen Khachanov - Foto Ray Giubilo

Oggi, 21 maggio 2020, compie 24 anni il tennista russo Karen Khachanov. Un nome che il tennis ha imparato a conoscere dopo l’exploit a cavallo tra la fine del 2018 e la prima metà del 2019, ma che poi ha un po’ dimenticato in seguito al dormire sugli allori del tennista moscovita, che dopo un’ascesa continua ha fatto forse il primo passo indietro della sua carriera. Tuttavia, il tempo gioca ancora a suo favore e insieme ai connazionali Medvedev e Rublev, il futuro del movimento tennistico russo appare più che roseo. Il torneo che ha cambiato la vita di Khachanov e che di fatto lo ha presentato al tennis d’élite è indubbiamente il Rolex Paris Masters, grazie al quale ha chiuso in bellezza il 2018, avvicinandosi significativamente alla Top 10 e lasciando davvero il segno per la prima volta.

Dopo una stagione piuttosto positiva che lo ha visto conquistare due titoli, a Marsiglia e poi in casa a Mosca, Khachanov arriva all’ultimo appuntamento del 2018 senza eccessive speranze e senza neppure essere accreditato di una testa di serie. L’esordio lo mette subito di fronte al finalista in carica Krajinovic, ma Karen risponde presente e trionfa con lo score di 7-5 6-2. Una vittoria agevole contro Ebden, costretto al ritiro, lo proietta al terzo turno, dove trova il primo vero scoglio della settimana, il gigante Isner. Qui, tra occasioni sprecate e match point annullati, Khachanov riesce a spuntarla al tie-break del terzo set dopo due ore e mezza di gioco circa. Una vittoria cruciale, che alimenta le sue speranze e che si rivelerà molto importante ai fini del prosieguo del torneo. Karen infatti non si ferma più ed il suo livello di tennis cresce match dopo match. Nei quarti di finale, il numero cinque del mondo Sascha Zverev non lo impensierisce minimamente ed esce sconfitto dopo aver racimolato appena tre giochi.

A separarlo quindi dall’atto conclusivo del torneo Dominic Thiem, nel primo confronto in carriera tra i due. Dopo un primo set equilibrato e portato a casa da Khachanov grazie a un break nel finale, l’austriaco si disunisce e cede rapidamente il secondo parziale per 6-1. Da outsider, il tennista moscovita è in finale, contro ogni pronostico ma assolutamente con merito. L’ostacolo Djokovic, numero uno del mondo e reduce da una stagione fantastica caratterizzata da due slam vinti, appare insormontabile. La favola del giocatore di Mosca è però destinata ad avere un lieto fine e neppure il più forte degli avversari è capace di sconfiggerlo. Il serbo spaventa Khachanov in avvio di primo set, ma il russo reagisce in maniera esemplare e, quasi col pilota automatico, riesce ad assicurarsi il match e il titolo. Terzo titolo in stagione per lui ma soprattutto primo Masters 1000 in carriera, che gli vale l’undicesima posizione del ranking. Le Atp Finals sfumeranno, ma per Karen si tratta solo del punto di partenza. Nonostante l’ultima settimana dell’anno rappresenti a prescindere un’incognita, questi sette giorni hanno dimostrato le potenzialità di Khachanov, il quale ha ribadito di avere un repertorio di colpi sufficientemente vasto per dare del filo da torcere ai migliori del mondo.

Dalla vittoria a Parigi Bercy nel 2018 ai quarti al Roland Garros nel 2019 e quindi l’ingresso in Top 10. Un rapporto speciale con la capitale francese, che tante soddisfazioni ha regalato a Karen e da dove ripartire per un futuro ancora da scrivere.

SportFace