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Tennis, scontro totale tra Federazione italiana tennis e Uisp

Angelo Binaghi - Presidente FIT - Foto Ray Giubilo

Scontro totale tra Federazione italiana tennis e Uisp, l’Unione italiana sport per tutti, uno dei quindici enti di promozione sportiva affiliati al Comitato olimpico nazionale. La contesa, già arrivata in Senato con un’interrogazione a maggioranza Pd ed esplosa oggi durante il Consiglio nazionale del Coni, nasce dal ricorso presentato dall’ente di promozione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per la questione della “doppia affiliazione” e del diverso trattamento economico riservato ad alcuni circoli e tesserati che svolgono contemporaneamente attività federale e Uisp.

Noi abbiamo un ottimo un rapporto con gli enti di promozione – ha osservato il presidente della Federtennis Angelo Binaghi prendendo la parola durante il Consiglio – Abbiamo accordi identici con undici enti, con loro abbiamo condiviso la crescita del tennis italiano. La Uisp non ha voluto firmare perché ritiene di essere diversa dagli altri enti di promozione, di avere maggiori diritti. Oltretutto continua ad organizzare tornei nei quali giocano agonisti, addirittura con un montepremi di qualche migliaia di euro. E ci ha addirittura denunciato all’Autorità Garante della Concorrenza. Questo è fuoco amico alle spalle”. “Non voglio entrare nella polemica – ha replicato il presidente della Uisp Vincenzo Mancoma abbassare i toni. Con la Federtennis abbiamo fatto un percorso comune, avevamo raggiunto verbalmente un’ipotesi di accordo. Poi, però, l’intesa non è andata a buon fine. Questo è l’unico elemento di conflitto che l’Uisp ha con le federazioni sportive, di recente abbiamo anche sottoscritto un accordo con la federazione ciclismo. Qual è il problema? I circoli che fanno riferimento alla Uisp vedono triplicati i costi di affiliazione alla Federtennis. È una questione di libertà associativa, per questo ci siamo rivolti all’Autorità garante della concorrenza. Ma non abbiamo alcune intenzione di ergerci come miglior ente di promozione sportiva”.

Ciò di cui si lamenta Manco è il peggior trattamento economico riservato dalla Federtennis ai circoli e ai singoli tesserati affiliati alla Uisp. “Siamo comunque disponibili a rientrare nel sistema sportivo e trovare un accordo”, ha aggiunto Manco. “Se loro vogliono possono firmare l’intesa già pronta che abbiamo sottoscritto con tutti gli altri enti di promozione sportiva – ha controreplicato Binaghi – Noi oggi vorremmo però capire cosa pensa il Consiglio nazionale dell’azione della Uisp davanti al Garante perché pensavamo che fosse questo il posto per risolvere i problemi. È corretto quello che ha fatto la Uisp? Se stiamo sbagliando noi, allora vogliamo l’autorizzazione per difenderci davanti al Garante e poi, se necessario, citare la Uisp in tutte le sedi extrasportive. Noi abbiamo battuto gli Stati Uniti di Serena Williams, non ci può certo spaventare la Uisp”.

Alla posizione della Federtennis si sono associati diversi presidenti federali, in primo luogo l’ex numero uno del Coni Gianni Petrucci, oggi alla guida della Federbasket: “Per noi gli enti di promozione sono importantissimi, ma l’azione della Uisp crea un vulnus strategico e storico. Quello che hanno fatto non deve essere sottovalutato. È gravissimo, in questo modo si mette in pericolo tutto il sistema. La Uisp deve ritirare il ricorso al Garante”. D’accordo anche l’ex presidente della Federcalcio e attuale membro del Comitato olimpico internazionale Franco Carraro: “Invito l’Uisp a giocare su un solo campo, se c’è una diatriba si deve risolverla nell’ambito del Coni”. “Avevo provato a risolvere questa situazione – ha concluso Giovanni Malagòpoi la trattativa non andò a buon fine. Quello che sta succedendo è imbarazzante e crea un precedente pericoloso, perché poi arriva qualcuno e strumentalizza tutto quanto. Mi adopererò in prima persona per trovare un accordo”.

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