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“Mi sentivo un po’ spaesata quando sono entrata in questo campo enorme, con così tanto pubblico. Per me è stato tutto nuovo. Speravo di poter riuscire a competere un po’ meglio, ho fatto fatica, non è stata una delle mie migliori partite. Mi sentivo bloccata, ma è la prima volta e sono ugualmente contenta. Essere arrivata al secondo turno è un sogno, quindi sono felice. Nei corridoi mi batteva forte il cuore, con tutte le telecamere che mi riprendevano. Ero tesa per il match e per la grandezza dello stadio, porterò con me queste emozioni per tanto tempo. Nei prossimi giorni realizzerò il tutto, attualmente mi sento un po’ disorientata. Mi dispiace che sia tutto finito, avrei voluto continuare il percorso. Complesso giocare contro Barty, ha un back difficile da gestire, non mi aspettavo fosse così fastidioso. Sentivo di poterla gestire sul dritto, ma ovviamente c’è tanto da migliorare per arrivare al suo livello, è normale. Mi sento propositiva per riuscire a stare stabilmente tra le prime 100. L’idea post-Australian Open sarebbe giocare un Itf e poi Dubai, Guadalajara e Monterrey. Vediamo inoltre se riuscirò a entrare a Indian Wells e Miami”. Così Lucia Bronzetti, ottimista anche dopo la netta sconfitta per mano di Ash Barty, numero 1 al mondo, al secondo turno degli Australian Open. Ottimo percorso tra 2021 e 2022 della giovane azzurra, sempre più in crescita dal punto di vista tecnico e di personalità. Parole espresse con lo spirito giusto, considerando l’ottima esperienza sul cemento outdoor aussie.
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