Tennis

Australian Open 2020: quel muro da abbattere e lo spartiacque della seconda settimana

Kiki Bertens - Foto Ray Giubilo
Kiki Bertens AO 2020 - Foto Ray Giubilo

di Adriano Albanesi – Wta Gold Coach e Direttore Tecnico Antico Tiro a Volo

Siamo giunti al giro di boa. So bene quanto sia importante, in particolar modo in ambito femminile, anche solo pensare di essersi spinti fino alla seconda settimana. In un torneo dello Slam, “seconda settimana” significa affermarsi. Spesso è come se ci fosse un muro da tirare giù, da abbattere, che separa i primi sette giorni dalla seconda parte del torneo: un vero e proprio spartiacque a livello mentale. Ricordo bene i miei primi giorni con Lesia Tsurenko, a Parigi. Raggiunto il quarto turno mi guardò e mi disse: “È la prima volta che ci arrivo”. Passiamo ai match. Ottima prestazione della nostra Camila Giorgi con l’ex numero 1 del mondo Angelique Kerber: oltre due ore in campo e tre set molto combattuti (6-2 6-7 6-3) non potranno che dare una grande spinta a Camila, che ora deve ripartire da qui. Incredibile il torneo che sta disputando Anastasia Pavlyuchenkova: la russa è una grandissima giocatrice ma difficilmente immaginavo potesse battere in due set Karolina Pliskova, top assoluta nel novero delle favorite per la conquista del titolo. Molto bene anche Iga Swiatek, che prosegue alla grande nel suo percorso di crescita.

Non mi aspettavo una così netta battuta d’arresto da parte di Belinda Bencic. La sorpresa, in questo caso, non la troviamo nel fatto che abbia perso con Anett Kontaveit quanto nel punteggio e nei minuti in campo: appena un game conquistato in cinquanta minuti ci fa capire come il suo tennis, in questo periodo, non le stia dando i frutti sperati. C’è qualcosa da cambiare anche a livello di approccio, una sconfitta così schiacciante deve farla riflettere. Halep si sbarazza agevolmente di Putinsteva, due giocatrici “simili” ma con cilindrate differenti, nulla di sorprendente nel punteggio e sul piano del gioco, così come per quanto accaduto tra Bertens e Diyas. Elina Svitolina, infine, conferma le perplessità che avevo avuto vedendola giocare al torneo di Brisbane. Garbine Muguruza si è lasciata andare sapendo di non avere nulla da perdere e ha giocato una gran partita: l’ucraina e Baghdatis dovranno lavorare molto e credo davvero lo faranno nel migliore dei modi.

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