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Si è appena conclusa la prima giornata, in campo maschile, dell’Australian Open 2018, primo torneo del Grande Slam della stagione, che si disputa sul cemento di Melbourne. Oltre alla vittoria molto agevole del finalista uscente e numero 1 del mondo, Rafael Nadal, sul dominicano Victor Estrella Burgos, hanno fatto il loro esordio anche Grigor Dimitrov, Nick Kyrgios, Matin Cilic e Jo-Wilfried Tsonga, superando i rispettivi avversari senza troppe difficoltà . Non sono mancate tuttavia le sorprese, con le cadute pesanti di Jack Sock, testa di serie numero 8, e Kevin Anderson, numero 11 del seeding, rispettivamente per mano di Yuichi Sugita e Kyle Edmund. Fuori al primo turno anche John Isner e Lucas Pouille.
Escludendo la vittoria di Nadal, nel suo esordio molto semplice contro Estrella Burgos, in termini di classifica il match più atteso era quello di Grigor Dimitrov, attuale numero 3 del mondo. Non ha deluso le aspettative il bulgaro, chiudendo il match d’esordio contro l’austriaco Dennis Novak col punteggio di 6-3 6-2 6-1. Poco indicativo il match contro il 226 del mondo per Dimitrov, autore comunque di una prestazione molto solida sotto tutti i punti di vista: solo cinque punti persi con la prima in campo e nessun break subito, con 21 vincenti totali. Sulla carta sembra poter essere piuttosto semplice anche il secondo turno per il numero 3 del tabellone, che affronterà l’americano Mackenzie McDonald, vittorioso in quattro set su Elias Ymer.
Più sofferto invece l’esordio di Matin Cilic, che supera in quattro set il canadese Vasek Pospisil. Perfetti i primi due set del croato, che scende poi un po’ di rendimento nei due set successivi. Il numero 6 del seeding vince con il punteggio di 6-2 6-2 4-6 7-6(5), pagando il passaggio a vuoto nel terzo set e chiudendo il quarto set al tie-break dopo cinque match point sciupati.
Inizia molto bene anche il torneo per la più grande speranza di casa, Nick Kyrgios e Jo-Wilfried Tsonga, che in tre set si sbarazzano rispettivamente di Rogerio Dutra Da Silva e Kevin King: davvero dominante Kyrgios, autore durante il match anche di 16 ace.
In chiave next-gen, si rivela senza storia il match tra Denis Shapovalov e Stefanos Tsitsipas, col canadese che dimostra maggiore maturità nel match 3 su 5 e chiude 6-1 6-3 7-6(5). Troppa differenza tra i due soprattutto al servizio, col greco più in difficoltà sulla seconda nei primi due set. Più equilibrato invece il terzo, decisosi solamente al tie-break, in cui Shapovalov non trema e conquista il minibreak in extremis. Il numero 50 del mondo è ora chiamato ad un match complicatissimo nel secondo turno, quando si troverà di fronte Jo-Wilfried Tsonga, già battuto tuttavia allo Us Open 2017.
In termini di ranking, invece, la caduta più pesante è sicuramente quella di Jack Sock, testa di serie numero 8, arresosi sotto i colpi di un buonissimo Yuichi Sugita: il giapponese vince 6-1 7-6(4) 5-7 6-3, sfruttando una pessima giornata di Sock, che chiuderà il match col 40% di punti vinti sulla seconda. Avrebbe forse potuto chiudere in maniera anche più agevole l’asiatico, apparso quasi sempre in controllo della partita. Rimane così quasi totalmente sguarnita quella porzione di tabellone, con le sconfitte anche di Philipp Kohlschreiber e Kevin Anderson, sconfitti al quinto set da Yoshihito Nishoka e Kyle Edmund. Una delle partite più belle di giornata quella vinta dal britannico, uscito vincitore dopo 4 ore di gioco con lo score di 6-7(4) 6-3 3-6 6-3 6-4: in totale 70 vincenti per il sudamericano e 61 per Edmund, cresciuto molto in risposta nei due set finali, quando Anderson non è più riuscito ad incidere con il suo servizio, perdendo il servizio fatalmente la battuta nel settimo game del quinto set. L’altra grande sorpresa viene ancora da quella parte di tabellone, priva anche del francese Lucas Pouille, numero 18 del tabellone: a sorprendere il transalpino è il belga Ruben Bemelmans, vincitore col punteggio di 6-4 6-4 6-7(4) 7-6(6) Si apre così una grande occasione per tutti i giocatori presenti in quello spicchio di tabellone, tra cui anche l’azzurro Andreas Seppi.. Sorprendente anche la sconfitta del numero 16 del seeding, John Isner, eliminato dall’australiano Matthew Ebden per 6-4 3-6 6-3 6-3.
Vincono invece tutte le altre teste di serie: grande prova di maturità soprattutto per Andrey Rublev, che in cinque set supera un mai domo Ferrer. Bravo il numero 32 del mondo a rimanere con la testa nel match fino all’ultimo, emergendo alla fine anche dal punto di vista fisico sull’avversario iberico: superare una maratona di 3 ore e 54 col punteggio di 7-5 6-7(6) 6-2 6-7(6) 6-2 potrebbe dargli fiducia nelle prossime partite: a partire dal secondo turno, dove affronterà un altro veterano, il cipriota Marcos Baghdatis.
Buone notizie per gli australiani arrivano anche da John Millman, che in tre set sovrasta una brutta versione di Borna Coric. Tra le tante maratone al quinto set, va annoverata anche quella tra Casper Ruud e Quentin Halys, vinta dal norvegese per 6-3 3-6 6-7(5) 7-5 11-9.
Domani scenderà invece in campo la parte bassa del tabellone per i primi turni. Oltre agli altri azzurri, faranno il loro esordio anche Roger Federer, Novak Djokovic, Alexander Zverev e Stanislas Wawrinka.