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È giunta a conclusione la 9^ torneo Internazionale Tennis Europe under 12 “Città di Padova”. Sotto un sole cocente e una temperatura decisamente estiva, hanno trionfato Federico Bondioli al maschile e Sofia Costoulas al femminile.
La Costoulas e la tedesca Carolina Kuhl sono le prime a scendere sul campo n.5 alle 10 in punto. Il gioco geometrico e profondo della belga le permette fin da subito di spostare l’avversaria a suo piacimento; dal canto suo la tedesca prova a rompere il ritmo degli scambi ma finisce per offrirsi al micidiale rovescio della giovane belga, che in mezz’oretta conquista il primo set per 6-3. La tedeschina scoppia in lacrime mentre la Costoulas cerca lo sguardo di approvazione della madre caricandosi con un sonoro “C’mon!”. A inizio secondo set però la concentrazione della belga cala e perde il servizio a zero. Il piccolo passaggio a vuoto viene però subito ridimensionato grazie agli incitamenti della mamma e a forza di pugnetti stretti ad ogni punto la Costoulas si porta avanti 5-1 da 1-0 sotto. Al momento di servire per il match, e quindi il titolo, la belga vacilla non una ma ben due volte: la Kuhl riesce a recuperare due break di svantaggio e a portarsi sul 5-3; nuovamente chiamata a servire per chiudere i conti la Costoulas si trova a dover annullare una palla break sul 30-40. Lo fa con un rovescio incrociato coraggiosissimo che spolvera la linea, tra l’esultanza del suo angolo, spegnendo le speranze di rimonta della tedesca e laureandosi poco dopo campionessa di Padova con un duplice 6-3. Il pubblico può dirsi soddisfatto per aver assistito a una finale di altissimo livello tecnico. L’atteggiamento della Costoulas è già quello di una piccola professionista, che si ispira dichiaratamente al suo idolo Serena Williams, nei gesti, nelle movenze, nel gioco aggressivo ma sempre efficace, con una percentuale di errori davvero bassa. La Kuhl non ha la stessa sfrontatezza della belga ma un fisico già potente e un gioco ben impostato tecnicamente; a detta degli addetti ai lavori ricorda una piccola Kerber in miniatura.
La finale maschile è ben più combattuta e dall’esito incerto fino all’ultimo: si scontrano per il titolo il ravennate Federico Bondioli e il tedesco Lasse Poertner. Bondioli parte con la stanchezza accumulata ieri dopo le tre ore passate in campo nella semifinale contro Rapagnetta, a cui si sommano le due ore della finale di doppio giocata in notturna e terminata alle 22. Per questo motivo la finale viene posticipata di mezz’ora e comincia alle 10.30. I due contendenti ingaggiano fin dai primi minuti una lotta fatta di scambi lunghissimi e grandi remate da fondo campo: cercano entrambi di spezzare il ritmo all’avversario caricando molto i colpi, e appena ne hanno l’occasione provano a cerare tutti e due il vincente fulminante. La situazione rimane in parità fino al 3-3, finché sul servizio del tedesco Bondioli fa il break, mantiene il suo turno di battuta e sul 5-3 strappa nuovamente il servizio al suo avversario portandosi a casa il primo set per 6-3. Il secondo parziale è dominato dal nervosismo ambo i lati: il tedesco sente la frustrazione per lo svantaggio, e prova a risollevare le sorti del match alando il livello di gioco; quando lo scambio si fa più regolare e intenso infatti a uscirne vincente è quasi sempre il tedesco. Come nel primo set il primo break arriva sul 3 pari, ma questa volta ad ottenerlo è Poertner; Bondioli comincia a parlare tra sé e sé lamentandosi dei suoi recuperi troppo alti (emblematica la frase: “Ma perché tiro ai piccioni??”). fortunatamente il tennista di Ravenna non perde la calma e recupera immediatamente lo svantaggio, portandosi avanti 5-4. Il decimo gioco sembra non avere più fine, è un’alternanza continua di palle game per il tedesco e break point per l’italiano: dopo una ventina di minuti il tedesco riesce a tenere il servizio. Bondioli si assicura il tiebreak mantenendo il suo turno di battuta, e proprio quando sembra che il set si decida ai punti secchi, ecco che arriva il match point sul 30-40, dopo più di due ore di gioco: l’italiano non si fa cogliere dalla paura e al primo colpo trasforma in realtà la sua chance di vincere il torneo. Padova mantiene dunque un campioncino azzurro per il terzo anno di fila; il giovane Federico può festeggiare il coronamento di una settimana perfetta che lo ha visto trionfare anche nel torneo di doppio assieme al suo amico Matteo Covato, seconda doppietta di fila dopo quella realizzata a Maglie ad aprile.
Classica premiazione dei vincitori alla presenza del direttore della 2001 Team Tennis Academy Gianfranco Maria Barbiero, del supervisior Sigismondo Pavia e del tecnico federale Alberto Tirelli. Grande imbarazzo da parte dei finalisti chiamati a fare il classico discorso di ringraziamento: a parte Bondioli nessuno ha trovato il coraggio di parlare davanti al pubblico.
Si chiude così il sipario sul 9° torneo internazionale Tennis Europe “Città di Padova”, che anche quest’anno ha regalato enormi soddisfazioni ai suoi organizzatori. Appuntamento dunque per il prossimo anno!