Sci Alpino

Sci alpino, Mondiali Are 2019. Paris: “Non una vigilia normale”. Innerhofer: “Penso solo alla gara”

Christof Innerhofer
Christof Innerhofer - Shin Tanaka/Pentaphoto

I mondiali di Are 2019 di sci alpino entrano nel vivo con il super-G maschile in programma mercoledì 6 febbraio. Gli azzurri della spedizione svedese hanno commentato la gara di domani con le sensazioni della vigilia: difficile andare a medaglia, ma non impossibile, resta comunque quello del podio l’obbiettivo di tutti. Christof Innerhofer è concentrato sulla gara e prova a dimenticare i problemi meteo che hanno reso il viaggio verso qui più complicato del previsto: “I problemi del viaggio? Sicuramente non è facile, ma ormai non bisogna più pensare a quello. Nella sciata in pista ho fatto fatica perché non ho avuto il mio materiale, ma adesso ce l’ho, spero di avere buone sensazioni in allenamento, poi penserò alla gara. Mi sembra che la neve sia veloce, non mi è dispiaciuta, da questo punto di vista sono tranquillo. In termini di visibilità cambia molto se è coperto, sarebbe molto più difficile. Sarà comunque un superG non facile. Adatto a me? Alle 13.30 di mercoledì lo sapremo”.

Dominik Paris, invece, non nasconde di aver dovuto far fronte a tanti problemi logistici e teme un abbassamento della partenza di domani, visto che uno come lui dà il meglio sui percorsi più lunghi: “Sono arrivato qui senza fermarmi un giorno, sono partito da Innsbruck e siamo stati fortunati io e Feuz a beccare l’ultimo volo per Oestersund. Normale non lo è stata la vigilia, domenica non ho fatto nulla perché non avevo il materiale, ma sono comunque tranquillo. Al mattino fa freddo, ma su fa sempre un po’ più caldo. C’è vento, speriamo si possa partire in cima in discesa. La pista è molto bella, l’hanno bagnata, hanno lavorato bene. I favoriti sono quelli che vivono qui o comunque vicino, e anche gli austriaci sono forti su questa neve in queste condizioni. Ma non dobbiamo dimenticare gli altri, poi a Mondiali e Olimpiadi arriva sempre qualcuno che non ti aspetti. Bisogna fare bene o molto bene e poi sperare. Se abbassano la partenza? Per me è meglio un percorso più lungo, ma qui devi essere pronto per tutto. Io lo sono, quello che riesco a fare faccio. SuperG o discesa? Non dimentichiamo mai la combinata ai Mondiali…”.

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