Sci Alpino

Sci alpino, Goggia trionfa a St. Moritz: “Mi è venuto in mente Pechino, razionale e istintiva”

Sofia Goggia
Sofia Goggia - Foto LiveMedia/Jari Pestelacci/JustPictures

“Forse la mia razionalità, unito alla mia istintività mi porta a fare quello che faccio. Dopo Pechino, in cui ho fatto un’Olimpiade su una gamba sola, una mano era ok: meglio aver le gambe che le mani. Oggi non c’era una ragazza più felice di me in partenza, non c’era nulla di scontato nemmeno che io potessi essere al cancelletto di partenza, ma quando l’ho capito in campo libero mi son detta che dovevo scendere con quella gioia e nessuna l’aveva”. Lo ha detto una strepitosa Sofia Goggia, capace di trionfare con una mano fratturata e operata nella seconda discesa libera di St. Moritz: “Mi è venuto in mente Pechino, mi son detta che le prove le avevo vinte con 1″3, e poi ho pensato a stare sui miei piedi e basta. Ieri è stata una giornata da cinema, ma quando il Gruppo San Donato ha chiamato i miglior chirurghi per operarmi io ho guardato i medici che si erano scomodati e che magari erano anche in vacanza, e ho capito che c’era un unità d’intenti che ci avrebbe portato alla vittoria”.

Raggiante l’azzurra: “Il successo di oggi è qualcosa di grande con 4 decimi, con una mano e senza spingere con una fatica immensa sui salti. La dedico a tutte le persone che mi hanno aiutato ieri. E’ stato difficile per me dopo aver visto la cicatrice dopo l’operazione ho sentito un po’ di disagio dentro di me, ma ho solo pensato che potevo vincere e sono tanto tanto contenta. Suter mi è venuta a fare i complimenti e mi ha fatto piacere, mi porto via l’abbraccio con il dottor Panzeri con cui ieri abbiamo vissuto una giornata folle, il mio skiman, il mio preparatore e tutto lo staff azzurro”.

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