Sci Alpino

Sci Alpino, discesa Val Gardena: Austria di nuovo sugli scudi, tredicesimo Innerhofer

Christof Innerhofer - Foto Alessandro Trovati - Pentaphoto

La strigliata del Direttore Tecnico del Wunderteam ha portato i suoi frutti: infatti, col pettorale 26, l’austriaco Max Franz trionfa nella discesa libera della Val Gardena, la seconda della stagione 2016/2017, con il tempo di 1:56:60. Il risultato, da pochi pronosticato visto l’andamento della gara, arriva quando l’alfiere norvegese Aksel Lund Svindal già pregustava la prima vittoria della stagione. Purtroppo per lui, lo scandinavo deve accontentarsi della seconda piazza a soli quattro centesimi dall’austriaco. Terzo l’onnipresente Steve Nyman, sempre a suo agio sulla pista sudtirolese, con il tempo di 1:57:01.

Un sabato soleggiato e con temperature a ridosso dello 0 accoglie gli atleti sulla Saslong, ormai un classico della Coppa del Mondo maschile, arrivata infatti alla sua cinquantaquattresima edizione. Il primo sussulto si ha proprio con il pettorale cinque di Aksel Lund Svindal. Il norvegese mette in pista una sciata potente e soprattutto scorrevole sui vari piani che caratterizzano questa discesa. Prima posizione con un vantaggio di +0.83 sul duo svizzero Beat Feuz e Patrick Kueng. Col susseguirsi degli atleti ci si rende conto della qualità della prova del norvegese, irraggiungibile sui piani ma non irresistibile sui Ciaslat. Prova a sfruttare questa situazione l’americano Steve Nyman, già vittorioso tre volte su questa pista. Purtroppo un atterraggio un po’ maldestro nella parte centrale del tracciato gli fa perdere centesimi preziosi e lo fa accomodare a +0.37 dal campione scandinavo. Quando i giochi sembravano ormai fatti, ecco sbucare un arrembante Max Franz, il quale, con una sciata precisa sui Ciaslat e mettendo in gioco ottime doti di scorrevolezza, strappa la vittoria ad Aksel Lund Svindal e riporta un po’ di serenità in Casa Austria dopo la debacle di due settimane fa.

La prestazione degli italiani è stata deludente, senza se e senza ma: le prove avevano fatto sperare almeno in un piazzamento nei dieci, soprattutto visti i buoni risultati di Val d’Isere. Ci è quasi riuscito Christof Innerhofer, tredicesimo a +0.87 centesimi dall’austriaco. L’altoatesino, notevolmente migliorato nei tratti di piano e al suo miglior risultato su questa pista (precedentemente aveva un ventiduesimo della stagione 2011/2012) riesce a strappare la sufficienza. Per gli altri, una brutta giornata: il campione uscente di discesa Peter Fill è solo ventunesimo a +1.23 mentre Dominik Paris addirittura ventiquattresimo a +1.31

Altre prestazioni da segnalare sono state il quarto posto di Adrien Theaux, a soli quattro centesimi dal podio, e dell’americano Bennet Brice, addirittura ottavo con pettorale 54 a +0.62 dal vincitore. Va comunque ricordato, che i distacchi nella discesa odierna sono stati molto ristretti. Basti pensare che in un secondo sono racchiusi ben diciannove atleti e che il terzo e il tredicesimo classificato sono separati solo da 0.36 centesimi.

La gara di oggi si è contraddistinta per un grande successo di pubblico, che ha accolto calorosamente tutti gli atleti ma che purtroppo non ha potuto godere di una nazionale efficace, come nell’attuale settore femminile della velocità. Da registrare anche un’importante innovazione dal punto di vista tecnico: l’utilizzo di linee trasversali di colore verde, totalmente ecologiche, ad accompagnare le classiche linee blu poste invece verticalmente nella direzione della discesa. Lo scopo di queste nuovi segni è quello di segnalare salti, compressioni, avvallamenti del terreno per incrementare ulteriormente la sicurezza degli atleti in pista

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