Giochi Olimpici invernali giovanili Lillehammer 2016

Olimpiade giovanile invernale Innsbruck 2012: la storia, prima parte

Summer Britcher - Foto Marcus Cyron CC BY-SA 3.0

Manca poco ormai alla seconda edizione dei Giochi olimpici invernali giovanili, in programma nella storica Lillehammer dal 12 al 21 febbraio. La prima edizione dell’evento istituito nel 2007 dal Comitato olimpico internazionale si è tenuta quattro anni fa a Innsbruck, dove 1059 giovani atleti (tra 14 e 18 anni) di 70 nazioni si sfidarono per 63 medaglie d’oro in 15 diverse discipline. Vinta la sfida su Kuopio, Lillehammer ed Harbin, la città austriaca ospitò così la terza Olimpiade della sua storia, dopo quelle invernali del 1964 e del 1976. In rappresentanza delle tre edizioni, i Giochi del 2012 cominciarono con l’accensione con la fiamma olimpica di tre bracieri a cura di Egon Zimmermann (campione olimpico 1964), Franz Klammer (campione olimpico 1976) e Paul Gerstgraser (combinatista della passata edizione). Alla fine della prima edizione, è stata la Germania a comandare il medagliere con 8 ori, 7 argenti e 2 bronzi, davanti a Cina e Austria. Tredicesima l’Italia con 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Nel racconto in tre parti di questa edizione, oggi ci occupiamo delle discipline di budello.

DISCIPLINE DI BUDELLO

Nome particolare e che forse non suona troppo bene quello delle discipline olimpiche che comprendono slittino, bob e skeleton e che come tali vengono praticate con l’utilizzo di una pista, naturale od artificiale, che prende il nome, per la sua conformazione, di budello. Per questi primi Giochi Olimpici giovanili invernali, si è corso nel Kunsteisbahn Bob-Rodel di Igls.

Slittino

Quattro le discipline che hanno premiato con una medaglia i giovani atleti di gara ad Igls, in uno sport che storicamente è foriero di tante soddisfazioni per l’Italia (indimenticabili, tra le tante, le imprese di Armin Zoeggeler): singolo ragazzi e ragazze, doppio ragazzi e gara a squadre. Nel singolo ragazzi, è un’altra nazione fortissima in queste discipline ad imporsi, la Germania. È Christian Paffe a chiudere con due decimi di vantaggio su Riks Kristen Rozitis della Lettonia e a conquistare la medaglia d’oro. A completare il podio è un altro tedesco, Toni Grafe, in rimonta nella seconda manche e passato dalla quarta alla terza posizione a scapito di Anton Dukac.

Di questi ragazzi è il lettone quello che probabilmente è poi meglio cresciuto, tanto da arrivare in Coppa del mondo e, negli ultimi due anni, fluttuare attorno alla 20esima posizione in classifica generale. Ma chi più ricordiamo in questa gara è il dodicesimo della classifica, Tucker West, letteralmente esploso fino a raggiungere il top delle competizioni mondiali. Già arrivato alla vittoria in Coppa del mondo, è stato in grado di chiudere al 4° posto la classifica generale della scorsa stagione, nonché di confermarsi quest’anno con un 6° posto provvisorio in classifica generale. Ha inoltre già partecipato all’Olimpiade di Sochi e ha vinto tre medaglie ai Campionati del Mondo junior.

Per l’Italia, buon decimo posto di Simon Kainzwaldner, che però ricorderà con più piacere la disciplina del doppio dove assieme a Florian Gruber, portabandiera italiano in questi Giochi Olimpici, ha ottenuto una splendida medaglia d’oro, battendo i tedeschi Tim Brendl e Florian Funk e la coppia statunitense Ty Anderson/Pat Edmunds. I due azzurri sono poi cresciuti negli anni e sono ora un buon team a livello di Coppa del mondo, dove lo scorso anno sono addirittura arrivati decimi in classifica generale. Assieme hanno anche vinto un oro, un argento e un bronzo ai Campionati del Mondo junior.

Tra le donne, nell’unica gara in programma è stata l’atleta di casa Miriam Stefanie Kastlunger a ribaltare il risultato della prima manche, superare chi stava in testa e vincere la medaglia d’oro. Argento a Saskia Langer e bronzo a Ulla Zirne della Lettonia. Bene l’azzurra Andrea Voetter, sesta, poi capace di conquistare un oro ai Campionati del Mondo junior del 2014 e concludere 19esima la stagione scorsa in Coppa del mondo. I più importanti miglioramenti dal 2012 sono però arrivati dalla quinta classifica della gara, Summer Britcher (nella foto in alto), dagli USA. Dopo il dodicesimo posto in Coppa del mondo lo scorso anno, sono arrivati quest’anno anche i primi podi e le prime vittorie che le hanno dato la leadership della classifica.

Skeleton

Per la disciplina in cui si scende su una slitta, ma in posizione prona e con la testa rivolta “a valle”, sono state solo due le gare presentate al pubblico austriaco. Il singolare maschile ed il singolare femminile. Il risultato è stato quantomeno curioso rispetto alla composizione dei podi: in entrambi i casi, l’oro è stato assegnato alla Germania, l’argento all’Austria ed il bronzo ai canadesi. Inoltre, rispetto alla formula classica, la gara femminile si è svolta su un’unica manche.

Tra i ragazzi, vittoria per Sebastian Berneker, che ha stracciato con due secondi di distacco il secondo medagliato, Stefan Richard Geisler, che ha poi ottenuto ottimi risultati in Coppa Europa (la ‘Serie B’ della Coppa del mondo). Terzo posto per Corey Gillies, bravissimo a recuperare due posizioni rispetto alla prima manche, superando dalla quinta posizione prima il russo Myshaev e poi il rumeno Chioibasu.

Al femminile invece la vittoria è andata a Jacqueline Loelling. Una medaglia d’oro che ha poi trovato negli anni successivi ottime conferme ai massimi livelli: la tedesca è stata in grado di vincere la medaglia d’argento al Mondiale di Winterberg dello scorso anno e anche di piazzarsi in terza posizione della classifica generale di Coppa del mondo, grazie anche a tre podi. Seconda posizione e medaglia d’argento in questa gara per Carina Mair; bronzo a Carli Brockway.

Bob

Anche in questo caso, due discipline: doppio uomini e doppio donne. Nel doppio uomini è festa ancora una volta per i colori azzurri, che si portano a casa la medaglia d’oro con Patrick Baumgartner e Alessandro Grande, capaci di un’impresa rara in questi casi, cioè recuperare dal quarto posto della prima manche fino alla prima posizione (il tutto condito da una nervosissima attesa nell’angolo dei leader, mentre vedevano gli avversari scivolare alle loro spalle in classifica). Argento per gli austriaci Benjamin Maier e Robert Ofensberger e bronzo per i monegaschi Rudy Rinaldi e Jeremy Torre: la coppia del Principato di Monaco ha ricevuto anche i rumorosi applausi del Principe Alberto II, 5 volte olimpionico in questa disciplina, da Calgary 1988. Da segnalare che la coppia in testa dopo la prima manche è crollata fino alla quarta posizione: parliamo dei lettoni Kibermanis e Kamss, poi con risultati buoni tra i senior, tra cui l’essere vicini alla top 10 mondiale e numerosi podi in Coppa Europa.

Tra le donne, la medaglia d’oro è andata alle olandesi Van Huigenbosch e Berrer, che hanno sfruttato un grosso errore alla settima curva del budello di Bos/Groot, anche loro olandesi che dopo la prima manche in testa hanno chiuso terze. Seconde e con celebrazioni particolarmente festose sono state le britanniche McNeill e Sawyers. Curiosamente, Jazmin Sawyers (nella foto) è anche una campionessa di atletica leggera, nel salto in lungo e nella corsa: per lei due ori ai Giochi junior del Commonwealth, un argento e un bronzo in quelli senior. Buon quinto posto finale per le italiane Parodi e Margaglio, terze dopo la prima manche.

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