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“Riparte un nuovo ciclo dopo un quadriennio lungo, di fatto un quinquennio. Si è voltata pagina, si è trattato di un avvicendamento fisiologico dopo tanti anni di conduzione da parte di tecnici che hanno vinto tanto e fatto un percorso importante. Un ricambio che nulla toglie a quanto è stato fatto, ma nelle intenzioni vuole portare una ventata di novità in vista di Parigi. Sull’esito di Tokyo non ho mai avuto una visione negativa. Se parliamo di rammarico per il mancato oro nella scherma olimpica, ci sto. Se parliamo di flop francamente no, perché abbiamo portato a casa cinque medaglie. Sono soddisfatto dell’esito complessivo, siamo la seconda nazione nel medagliere. Stiamo lavorando per i Mondiali 2023 di Milano, vogliamo presentare al meglio questa candidatura. Nel 2024, con Genova città europea dello sport, c’é l’idea di candidarsi per gli Europei assoluti“. Queste sono le recenti parole di Paolo Azzi, rilasciate ai microfoni dell’Italpress, durante il Trofeo Kinder ‘Joy of Moving’ di Riccione. Nel corso della festa per le medaglie olimpiche e paralimpiche, il presidente della Federscherma ha fatto riferimento alla rivoluzione per ciò che concerne i commissari tecnici incaricati di seguire i talenti della scherma italiana. Azzi ha offerto inoltre un bilancio accurato sulla spedizione olimpica a Tokyo, dicendosi tutto sommato soddisfatto.
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