[the_ad id=”445341″]
È lunga 250 km e si snoda su un percorso impossibile nel deserto del Sahara tra sabbia e rocce incendiate da una temperatura che può facilmente superare i 52 gradi; gli oltre 1.000 atleti partecipanti devono correre per cinque giorni in questo inferno, portando alle spalle uno zaino che all’avvio pesa sicuramente più di 9 kg. Si chiama Marathon Des Sables, la maratona delle sabbie, ed è una delle ultramaratone più dure del mondo se non la più dura.
In “Marathon Des Sables Inferno e Paradiso” (edizioni Ultra Sport, 125 pagine e prezzo di copertina di 13,50) Tiziano Carmellini, capo della redazione sportiva e motori de Il Tempo, racconta con la precisione del cronista e la passione di chi si è completamente immerso in una storia incredibile, il racconto di due amici, Cristian e Giuliano che hanno affrontato l’ultima edizione di questa competizione ai limiti della resistenza umana.
Carmellini fa una presentazione molto dettagliata della maratona ma soprattutto segue sin dall’inizio l’impresa di Cristian Zanetti e Giuliano Saudelli, quando capisce che la stravagante idea di partecipare alla Marathon Des Sables diventerà sicuramente una storia da copertina, ricca di emozioni, di sofferenza e di gloria. Si parte con una fase preparatoria molto intensa tra il parco di Monte Mario a Roma (la zona dove vivono e lavorano entrambi) e Fregene-San Nicola e che comprende anche la scelta dei materiali e lo studio accurato della composizione degli zainetti, per poi passare alla gara vera e propria, dove i due protagonisti dovranno affrontare situazioni previste e molte altre non previste.
Il resoconto della prestazione sportiva per l’autore non può prescindere dalla descrizione dei personaggi che Cristian e Giuliano incontrano sul loro tortuoso cammino e dell’originale atmosfera che regna nel deserto, dove nei cinque giorni di gara si crea una vera e propria comunità e rapporti molto forti di amicizia e solidarietà.