L’Olimpiade di Rio de Janeiro si avvicina e per il tennis la definizione dei partecipanti e dei qualificati sarà ufficiale in meno di 2 mesi, con il termine del secondo slam stagionale, il Roland Garros. Vediamo quindi quali sono i criteri di partecipazione (ci limiteremo al singolare, rinviando ad un prossimo articolo anche i criteri di partecipazione al doppio ed al doppio misto) e qual è, al femminile, la situazione attuale e quali sono le provvisorie 64 qualificate. Per farlo, useremo la Race Olimpica, la classifica costruita con i punti ottenuti nei tornei dai WTA Nottingham 2015 e WTA ‘s-Hertogenbosch 2015 fino al Roland Garros del 2016.
Criteri di partecipazione:
La prima regola generale prevede che i tennisti, per essere eleggibili di convocazione, debbano essere in buoni rapporti con il proprio comitato olimpico nazionale e di riflesso anche con la Federazione nazionale di riferimento (un argomento attuale, considerate le vicende di Camila Giorgi). La seconda regola generale prevede invece che i tennisti siano stati convocati ed abbiano partecipato (è sufficiente la partecipazione, non è necessario si abbia effettivamente giocato) a 3 ties di Davis Cup o Fed Cup, all’interno dei 4 anni precedenti all’Olimpiade, con almeno una partecipazione all’interno del bienno 2015/2016.
La regola dei 3 ties (o per semplificare dei 3 weekend di Fed Cup) può essere rilassata a 2 ties (sempre di cui uno all’interno del bienno 2015/2016) se almeno una delle seguenti situazioni si realizza:
- Partecipazione a Davis Cup o Fed Cup almeno 20 volte in carriera;
- La nazione rappresentata ha partecipato alle competizioni a squadre nei round robin zonali (cosiddetti Zone Group) per almeno 3 dei 4 anni precedenti all’Olimpiade;
- Il tennista è stato vittima di un infortunio di lungo termine, di almeno 6 mesi;
- Il tennista è un newcomer per Davis Cup o Fed Cup, in quanto il suo ranking, nei precedenti anni, non era alto a sufficienza per essere convocato;
- Il tennista rappresenta una nazione con troppi top player che bloccavano la partecipazione dei giocatori con classifica meno importante.
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Race Olimpica:
Come detto, il tabellone di singolare prevede la partecipazione di 64 tennisti ed è la Race Olimpica a definire i partecipanti.
Sono 56 le direct acceptances, con il limite che possono qualificarsi al massimo 4 tennisti per ogni nazione. A questi si aggiungono 6 final qualification places, giocatori qualificati grazie a particolare criteri, gerarchici, stabiliti dalla Federazione Internazionale. Questi criteri, ricordiamo gerarchici, sono:
- Tra i 64 tennisti deve essere presente almeno un giocatore della nazione che ospita i Giochi Olimpici; se non c’è alcun brasiliano, in questo caso, tra le 56 direct acceptances, il primo del ranking entra in tabellone.
- Tutte le 6 ITF Regional Association (Centro America, Sud America, Asia, Africa, Europa ed Oceania) devono essere rappresentate. Se alcune regioni non sono rappresentate tra le 56 direct acceptances, il miglior tennista nel ranking, per ogni regione non rappresentata, entra in tabellone se presente nella top300 del ranking.
- Massimo due tennisti, presenti nella top200 ed ex medaglie d’oro olimpiche o vincitori di tornei dello Slam, possono entrare in tabellone se ci sono ancora posti disponibili posti i criteri precedenti ed il limite di 4 giocatori per nazione. Se più di due tennisti sono eleggibili di convocazione, verranno scelti i due con più titoli.
- Se di questi 6 final qualification places alcuni posti risultano ancora liberi, i posti saranno allocati ai giocatori dal ranking migliore le cui nazioni non sono ancora state rappresentate dai giocatori eletti dai criteri precedenti.
Ai 62 giocatori già definiti possono essere aggiunte 2 wild card della commissione tripartita dell’ITF, scelte tra le richieste pervenute all’ITF da parte dei singoli comitati olimpici nazionali. In assenza, i final qualification places diventano 8.
Vediamo quindi ora la Race Olimpica attuale ed i 64 qualificati definiti dai criteri elencati.
Criterio 1: 56 direct acceptances, rispettando un massimo di 4 atleti per nazione e rispettando la regolamentazione ITF rispetto alla Fed Cup
Due sono i ranking protetti inseriti in graduatoria. Shuai Peng può usufruire (ed ha già detto che lo farà) del suo ranking protetto alla 27esima posizione dopo i grossi problemi fisici del 2014 e del 2015. Karin Knapp farà lo stesso con il suo ranking protetto alla 45esima posizione, “guadagnato” dopo lo stop di più di 6 mesi conseguente ai problemi al ginocchio patiti negli ultimi mesi della stagione 2015.
Rispetto alla Fed Cup, dovrebbe tornare in pista Daria Gavrilova. Potrà spendere una sola convocazione in Fed Cup rispetto alle, nel suo caso, 2 richieste, ma vista la situazione complicata che ha dovuto fronteggiare (sarebbe stata convocata anche nel precedente tie di febbraio, ma l’ITF l’aveva fermata a causa del cambio di nazionalità – l’ITF si è poi “data torto”, concedendo alla ex-russa di partecipare alla competizione a squadre ad aprile).
Shuai Peng ha diritto ad usare il ranking protetto, dopo i grossi problemi fisici del 2014 e del 2015 ed ha già dichiarato che lo userà. Daria Gavrilova ha due problemi rispetto alla qualificazione. L’ITF prevede che un partecipante all’Olimpiade rappresenti la nazione da almeno due anni (e la Gavrilova è australiana per l’ITF solo da novembre 2015), e soprattutto la giovane Daria deve ancora rappresentare la sua nazione in Fed Cup, cosa per ora non possibile per i regolamenti ITF.
Flavia Pennetta viene fin d’ora considerata fuori gioco. Si è ritirata a fine stagione 2015 e non ha nessuna intenzione di tornare a giocare, nonostante le pressioni di CONI e FIT. Maria Sharapova si trova in classifica, ma probabilmente verrà ufficialmente esclusa dopo che il processo per i noti fatti relativi al Meldonium ne ufficializzerà la squalifica (che facilmente avrà valore fino a dopo i Giochi Olimpici); Makarova entrerebbe al suo posto.
Ultimi due appunti van fatti su Camila Giorgi e Naomi Broady: la britannica non ha alcun rapporto con la LTA (la Federazione britannica) e quindi potrebbe fallire nel criterio dei “buoni rapporti con la Federazione”, ma per ora, non sapendone più di così, la lasciamo nel ranking; della Giorgi si è parlato e sparlato fin troppo negli ultimi giorni e se non accetterà la convocazione per la Fed Cup sarà molto probabilmente fuori dall’Olimpiade (per lo stesso motivo della Broady). In questo infausto caso, vedremo cosa succede più avanti, nel “Criterio 4”.
Otto posti sono ora rimanenti: nel caso di assegnazione di due wild card dalla Tripartite Olympic Commission (TOC), i posti massimi sono sei, definiti dai successivi criteri.
Criterio 2: deve essere presente almeno un giocatore della nazione ospitante, se non incluso nelle 56 direct acceptances. Entra quindi in gioco Teliana Pereira.
Criterio 3: le 6 ITF Regional Association devono essere rappresentate all’interno del tabellone. Il miglior giocatore top300 di ogni regione non rappresentata è quindi qualificato.
Africa: NON PRESENTE
Asia: già presente
Europa: già presente
Centro America: già presente
Sud America: già presente
Oceania: già presente
Criterio 4: massimo 2 giocatori top200 ed ex campioni olimpici o campioni slam, che non sono inseriti già nelle direct acceptances, possono essere inclusi.
Serena Williams (già inserita), Petra Kvitova (già inserita), Victoria Azarenka (già inserita), Maria Sharapova (già inserita), Samantha Stosur (già inserita), Francesca Schiavone (oltre il limite di quattro giocatrici italiane se Camila Giorgi non verrà bannata dalla Federazione), Svetlana Kuznetsova (già inserita), Ana Ivanovic (già inserita), Venus Williams (già inserita), Flavia Pennetta (ritirata). Quindi attenzione, la Schiavone è assolutamente in gara per partecipare anche a Rio. Entrerebbe a far parte delle 64 giocatrici anche nel caso in cui Camila Giorgi dovesse scivolare fuori dalle 56 direct acceptances: visto lo stato di forma della maceratese, i soli 100 punti di vantaggio sulla prima esclusa sono poco rassicuranti.
Criterio 5: se posti sono ancora liberi (in questo caso, quattro dei sei disponibili lo sono ancora), sono ammessi in tabellone i primi giocatori le cui nazioni non sono state ancora rappresentate nella lista di eletti.
Le ALT saranno parte della lista se non ci saranno le suddette wild card della TOC. Nel caso in cui la Schiavone entrasse in lista, sarebbe disponibile un posto in meno in quest’ultima categoria.