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Nuoto, Assoluti Riccione 2016: Codia record nei 100 delfino, Pellegrini domina le batterie dei 100 stile libero

Federica Pellegrini - Shanghai 2011

Dopo un primo “assaggio” di Olimpiade in seguito alle qualificazioni raggiunte da Luca Dotto e Gabriele Detti, non finiscono le emozioni allo stadio del Nuoto di Riccione per la seconda giornata di gara degli Assoluti, un’opportunità importante per strappare un biglietto di solo andata per Rio.

Nelle eliminatorie del mattino, grande spettacolo in vasca nei 100 delfino uomini: scintille nell’avvincente duello all’ultima bracciata tra Matteo Rivolta e Piero Codia, che timbra il record italiano sul 51’42’’. Nuotata elegante e passaggio senza sbavature per il nuotatore che dopo un 50 di lusso sul parziale di 23’60’’ gestisce al meglio la gara beffando Matteo Rivolta e lasciando ben sperare per le finali che si disputeranno nel pomeriggio. Simone Geni, Daniele D’Angelo, Filippo Berlincioni, Francesco Giordano, Giacomo Carini ed Enzo NArdozza gli altri finalisti che proveranno a contendere la scena a Rivolta e Codia.

Brividi anche nella gara regina dei 100 stile libero al femminile targati Pellegrini: la Fede nazionale fa segnare il miglior crono di ingresso in finale e comanda la gara interpretando una buona performance. Una grande frequenza nei primi 50 m sul 26’ 39’’che le permette di recuperare il gap di svantaggio dopo la piccola sbavatura dal blocchetto di partenza, poi la condizione ritrovato al passo dei 100 consente alla campionessa veneta di chiudere in 54’55’’ in attesa di osare in finale e provare a scendere sotto il muro personale dei 54’30’’. Accederanno al prossimo step anche Alice Mizzau, Aglaia Pezzato, Erica Ferraioli che nuota un buon 54’80’’ e Silvia Di Pietro che perde smalto nel finale chiudendo in 55’ 99’’.

Dopo un’apertura ed un epilogo ricco di emozioni e spettacolo in acqua, mattinata in chiaroscuro per gli atleti italiani, interpreti di performance non ancora sufficienti per centrare la tanto ambita qualificazione olimpica. Ad inaugurare una giornata all’insegna del nuoto in vasca, i 50 farfalla donne che vedono la partecipazione di Arianna Castiglione. L’atleta azzurra conquista il terzo tempo in batteria, un 28’34’’ che non le consente di accedere alla finale nella quale saranno presenti invece Silvia Di Pietro con il miglior tempo di ingresso in 26’49’’, Elena di Gemo (26’67’’), Ilaria Bianchi, Elena Di Liddo, Alice Loffredo, Sara Gyertyannfy, Sara Franceschi e Federica Greco.

Frequenze basse anche nella gara degli 800 m stile libero: a comandare dalla distanza sono le fondiste Martina Grimaldi che chiude in un 8 59’60’’ davvero poco esaltante e Ilaria Raimondi. Stato di forma tutt’altro che eccelso per la nuotatrice bronzo a Londra che mancherà però l’appuntamento in acque libere a Rio de Janeiro.

Nei 100 rana maschili si rinnova il duello Toniato-Scozzoli dopo la sconfitta del primatista nella gara dei 50. Il miglior crono d’ingresso in finale lo decide Andrea Toniato che nuota un 50 in 28’34’’ per poi perdere continuità nella vasca di ritorno chiusa su un 1 01’40’’ nettamente rivedibile. Risposta ancora meno esaltante da parte di Fabio Scozzoli: una partenza poco reattiva dal blocchetto gli costa qualche centesimo di troppo in virata (28’81’’); la bracciata leggera e l’andatura incostante nell’ultima vasca costringono il velocista ad accontentarsi di timbrare un 1 01’ 88’’ di gran lunga al di sotto del proprio potenziale. Un altro settore in cui l’Italia del nuoto non riesce a trovare un fiore all’occhiello è la rana femminile: dai 200 m il miglior parziale (2 29’21’’) reca il nome di Scarcella. Interessante anche la progressione di Giulia Verona (2 30’ 09’’) e di Fangio che accede alla finale con il secondo tempo in 2 30’ 09’’.

Occhi puntati in tarda mattinata sull’accesa sfida Turrini-Marin nella gara dei 400 misti. Dopo una gara dominata dalle bracciate un interessante Francesco Pavone, il veterano Luca Marin ristabilisce le gerarchie passando in vantaggio al termine della frazione rana con una virata da 2 04’63’’ che non gli lascia però energie negli ultimi 50 m, dominati da Federico Turrini che si assicura il miglior crono in 4 19’66’’ contro il 4 20’ 92’’ del collega Marin.

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