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Golf, Diana Luna, una mamma all’Olimpiade: “A Rio con le mie bimbe, un sogno”

Diana Luna - Foto Tristan Jones

Quando pensiamo ad un atleta che si prepara all’appuntamento olimpico, lo immaginiamo 24 ore su 24 alle prese con la preparazione per Rio, e pensiamo che probabilmente la famiglia, almeno per qualche mese, dovrà passare in secondo piano. E se invece quell’atleta, donna, avesse partorito una figlia da pochi mesi, e fosse riuscita intanto anche ad accumulare punti sufficienti per partecipare alla prima Olimpiade alla quale il golf è ufficialmente ammesso da oltre cento anni? A riuscire nell’impresa di coniugare alla perfezione il doppio ruolo di mamma e atleta di livello internazionale è Diana Luna, trentatreenne romana che ha in curriculum due figlie e una serie di record non da poco sul green: è stata la prima atleta in assoluto a vincere un torneo senza nemmeno un bogey, è stata la prima italiana a partecipare alla Solheim Cup e la prima a vincere due tornei consecutivi nel circuito europeo (in totale sono cinque i tornei conquistati nel Ladies European Tour).

La nascita di Flavia è avvenuta giusto un anno fa e quindi gli ultimi mesi sono stati decisamente particolari, come racconta nell’intervista esclusiva concessa a Sportface.it. “La stagione è stata ridotta a metà – spiega Diana parlando del 2015 – e direi che più veloce di così sarebbe stato difficile tornare in campo. Sono comunque soddisfatta del mio progressivo miglioramento e ritorno alla forma, che mi ha preparata ad affrontare un 2016 importante, in cui certamente l’obiettivo rimane l’Olimpiade”. Diana è felicissima per il ritorno del golf come sport olimpico, a 112 anni dall’ultima volta. “Il ritorno della mia disciplina ai Giochi Olimpici mi ha davvero entusiasmato. Amo molto il mio sport, ma mi dispiaceva il fatto che in quanto golfista non avrei mai potuto partecipare ad un evento incredibile come l’Olimpiade. Ora il problema non esiste più: il golf è diventato perfetto sotto ogni aspetto. Non so perché agli inizi del ‘900 si fosse deciso di eliminarlo dalle discipline olimpiche, forse perché veniva considerato più un passatempo per persone facoltose che un vero e proprio sport. Naturalmente al giorno d’oggi questa immagine sarebbe totalmente ridicola: il golf è uno sport a tutti gli effetti, come gli altri sport richiede impegno, disciplina e prestanza fisica e merita senza alcun dubbio di essere presente a Rio”.

Tutto il movimento italiano è in crescita e l’assegnazione della Ryder Cup del 2022 a Roma ne è l’esempio più evidente. “È stato fatto ancor più di ciò che si credeva possibile, io ci ho sempre creduto, ma molte persone non la pensavano come me. La Federazione, con un presidente appassionato come Franco Chimenti, ha fatto passi da gigante per rendere più popolare il golf in Italia. Naturalmente c’è ancora molto lavoro, ma si sta andando nella giusta direzione”.

L’attesa per Rio è naturalmente grande e Diana è convinta che sarà “un’esperienza straordinaria sotto ogni punto di vista: rappresentare l’Italia, confrontarsi con tutti gli altri Paesi e gareggiare parallelamente a tutte le altre discipline sarà un’esperienza incredibilmente stimolante”. A Rio la seguiranno il marito, che è istruttore di golf, e le due figlie. “La vivrò come ho sempre vissuto le esperienze importanti della mia vita privata e sportiva: con entusiasmo e circondata da tutte le persone che amo, e senza le quali per me sarebbe impossibile continuare a fare questo lavoro. La mia famiglia mi segue abbastanza, non proprio sempre, ma cerchiamo di trovare il giusto equilibrio per le bimbe tra il bisogno della mamma e quello di avere una casa e una certa stabilità”. A differenza di altre atlete italiane, che oggi gareggiano nel circuito americano, Diana ha deciso di rimanere in Europa. “Continuo ad essere contenta delle mie scelte, anche se certamente negli Stati Uniti essere mamma-golfista è più semplice che qui. Delle volte però nella vita bisogna saper capire cosa ti rende più felice, e non solo cosa sia più conveniente. In generale nel nostro Paese le donne sono stufe di vedere il loro lavoro sempre meno gratificato rispetto ai loro colleghi uomini, ma invece di arrenderci ci impegniamo ancora di più per ottenere i risultati”.

E i risultati, non solo sportivi, arrivano, perché Diana ha mille attività: oltre a golfista e mamma, ad esempio collabora con il World Food Programme e ha una grande passione per la moda. Così, per concludere, ci spiega come possa riuscire a far tutto. “Nella vita, quando vuoi fare qualcosa, il tempo lo trovi. Con la famiglia che si allarga il compito sta diventando più faticoso, ma ne vale assolutamente la pena. Ho tanti progetti per il futuro e conto di realizzarli tutti: la strada non è sempre facile, ma se lo fosse non sarebbe divertente”.

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