Prima l’addio alla maglia azzurra, poi l’immediata smentita. “Ci ha detto che con la Scozia sarebbe stata la sua ultima partita in azzurro in Italia”, aveva dichiarato Sergio Parisse nel discorso tenuto durante la cena ufficiale del terzo tempo. “Ha capito male: da quando sono rientrato dopo la delicata operazione che ho subito, affronto ogni partita come se fosse l’ultima”, scriveva subito dopo Castro sulla sua pagina ufficiale di Facebook. Oggi invece Martin Castrogiovanni, pilone della Nazionale italiana di rugby e del Racing ’92, e’ apparso di fronte alla Commissione Disciplinare del 6 Nazioni dopo essere stato citato per un tentativo di stamping a conclusione del match Italia-Scozia di sabato scorso allo Stadio Olimpico di Roma. La Commissione Disciplinare presieduta da Mike Hamlin (Inghilterra) ha esaminato le prove in proprio possesso, ascoltato Castrogiovanni ed i suoi rappresentanti e l’ammissione del giocatore di aver commesso un atto falloso. Castro ha rifilato un inutile pestone, peraltro non così cattivo, durante un battibecco nella fase finale del match. La Commissione Disciplinare ha stabilito che tale atto sarebbe stato meritevole di cartellino rosso. Considerato il fallo al livello piu’ basso della scala di sanzione World Rugby, tenuto conto delle attenuanti del caso e dell’ammissione di colpevolezza del giocatore la Commissione non ha ritenuto di dover applicare riduzioni alla pena minima di due settimane. Castrogiovanni e’ sospeso sino al 13 marzo incluso. Il giocatore ha comunque diritto di ricorrere in appello.