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In archivio l’Olimpiade di Rio de Janeiro, comincia la lunga serie di elezioni che porteranno al rinnovo delle cariche delle federazioni sportive. Si parte domani mattina con l’Assemblea della Federazione italiana nuoto (Fin), convocata alle 9.30 (seconda convocazione alle 10.30) presso il Salone Medici dello Sheraton Parco de’ Medici di Roma. Di fronte, candidati alla presidenza, il numero uno uscente Paolo Barelli e Alessandro Valentini. Forte degli ottimi risultati ottenuti ai Giochi Olimpici di Rio, con 8 medaglie portate all’Italia sulle 28 totali, Barelli parte ancora favorito per il quinto mandato consecutivo (prima elezione nel 2000).
Sulle elezioni della Fin pende però il giudizio dell’ufficio legale del Comitato olimpico nazionale italiano espresso in merito al ricorso contro la decadenza dalla Giunta Coni presentato da Barelli al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, una violazione della clausola compromissoria che vieta ai tesserati del mondo dello sport di rivolgersi alla giustizia ordinaria. Come spiegato martedì scorso da Giovanni Malagò, per il Coni Barelli non è eleggibile perché il suo ricorso è ancora pendente davanti al Tar, che l’11 ottobre dovrà accogliere la richiesta di rinuncia presentata dallo stesso presidente dimissionario della Fin. Naturalmente Barelli la pensa diversamente e, lasciata la Giunta Coni, punta alla riconferma alla guida del nuoto italiano. Qualunque sia il risultato delle elezioni, dunque, la sfida per la presidenza della Fin non si concluderà domani.