Nuoto

Doping, Dotto: “Russia? Hanno fatto i furbi”. Cagnotto: “Mi fa schifo, ma la squalifica è giusta?”

Luca Dotto - Foto Sedentari in movimento

In questi anni stanno succedendo cose un pochino sospette. Ho letto che la Wada ha aperto una indagine anche sul nuoto russo e cinese: dopo quanto è successo nell’atletica, sono convinto si arriverà a una giustizia simile anche nel nostro mondo. Quando? Non conosco la tempistica delle indagini, se prima o dopo Rio, ma l’importante è sanzionare paesi che da troppo tempo fanno i furbi”. Questa l’idea di Luca Dotto sullo scandalo del doping in Russia, che ha portato all’esclusione di tutti gli atleti dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, e sull’inchiesta aperta dall’Agenzia mondiale antidoping sul nuoto. “In questi anni molte cose sono state fatte in maniera strana da parte di questi due Stati – ha aggiunto il nuotatore azzurro parlando a margine dell’iniziativa ‘Sedentari verso Rio’ alle Officine Farneto di Roma – Ci sono stati anche casi di atleti trovati dopati che non hanno subito sanzioni ma semplicemente hanno avuto dei richiami, come se avessero mancato un test antidoping e basta. Questo non è corretto nei confronti di noi atleti che facciamo ogni giorno fatica contando semplicemente sulla forza delle nostre braccia”. Dotto non ha dubbi sulla squalifica di tutti gli atleti russi dai Giochi di Rio: “Secondo me è corretto – ha spiegato il nuotatore – C’è sempre il moralista per il quale ci sono alcuni atleti puliti, ma quando è dimostrato che da anni c’è una politica di doping di Stato, come in Russia, bisogna dare un segnale forte come questo: hanno esagerato in questi anni e bisogna dar loro una bella lezione”.

Il doping mi fa schifo e non si riesce a fermare. Se veramente tutta la squadra russa si è dopata è giusto così, ma ho i miei dubbi, quindi non so se è la cosa giusta da fare”. Questo è invece il pensiero di Tania Cagnotto sull’esclusione degli atleti russi dall’Olimpiade di Rio de Janeiro per i tanti casi di doping scoperti. “Nessuno sa bene come stiano le cose – ha aggiunto la tuffatrice azzurra parlando a margine dell’iniziativa ‘Sedentari verso Rio’ alle Officine Farneto di Roma – Sembra tutto un mistero. Io sinceramente sono stufa, sembra non si riesca mai ad arrivare alla realtà. Non me ne voglio più interessare”.

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