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La proposta di una tregua olimpica lanciata dal dittatore Kim Jong-un è pervenuta alla Corea del Sud e il presidente Moon si dimostra disponibile al dialogo: Seul è pronta dunque ad ammettere atleti della Corea del Nord alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018. Il dittatore, nel discorso di inizio anno, si era mostrato aperto al dialogo con Moon Jae-in per permettere la partecipazione degli atleti della Nord Corea ai giochi olimpici invernali, anche se le sue parole bellicose nei confronti degli Stati Uniti hanno fatto da contraltare agli spiragli di tregua proposti alla Corea del Sud.
L’APERTURA AL DIALOGO – La Repubblica di Corea è pronta dunque ad avviare un dialogo con lo stato confinante a nord, e c’è già una data per un incontro tra i due capi di stato: il 9 gennaio potrebbe scriversi il finale di questa vicenda. Intanto, Moon ha dato mandato ai ministri di dare seguito alle procedure di dialogo con la Corea del Nord: un segnale di distensione nei confronti di Kim, che adesso dovrà dimostrare di essere realmente disposto a una tregua olimpica.
DUE ATLETI VEDONO PYEONGCHANG – In tal caso, via libera agli atleti nordcoreani, che potranno partecipare alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018, anche se al momento sarebbero soltanto in due: Ryom Tae-Ok e Kim Ju-Sik, che si sono aggiudicati il pass nel pattinaggio artistico. Manca però il pass più importante, quello che permette loro di varcare il confine della Corea del Nord: il regime di Kim non ha ancora provveduto ad aprire le pratiche per il rilascio dei documenti.