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MotoGP, pagelle gara GP Australia 2022: Rins e la vittoria malinconica di Suzuki, Bagnaia c’è

Alex Rins
Alex Rins - Foto LiveMedia/Valerio Origo

Le pagelle del GP di Australia 2022, valido per il mondiale di MotoGP. Sul circuito di Phillip Island, a vincere è Alex Rins al termine di una gara incredibile, chiusa davanti a Marc Marquez. Tra le onde sinuose del circuito australiano, su cui non si correva da tre anni, va in scena una gara piena di bagarre emozionanti, in cui a fare festa è anche e soprattutto Francesco Bagnaia. Il ducatista accarezza la vittoria fino all’ultimo giro, prima di essere beffato dagli spagnoli, ma festeggia il primo posto in classifica complice anche la caduta di Fabio Quartararo. Ecco quindi i nostri voti ai protagonisti.

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ALEX RINS, 10: emerge dalle retrovie, e via via che passano i giri la sua minaccia diventa sempre più concreta. La Suzuki oggi è uno spettacolo, un’onda azzurra perfettamente a suo agio tra le sinuose curve del tracciato australiano. Una vittoria che sa anche da canto del cigno per la scuderia nipponica, che abbandonerà il motomondiale a fine stagione dopo aver scritto pagine indelebili di questo sport.

MARC MARQUEZ, 10: copia-incolla da ieri. Il maiorchino è tornato. Si diverte come un matto, tira ganci a destra e a sinistra sfoderando anche qualche staccata da urlo, facendo capire che il suo repertorio non è cambiato nemmeno dopo due anni infernali. Centra il suo centesimo podio in MotoGP, non la sua 60esima vittoria nella classe regina per questione di centimetri. Pazienza, arriverà: quello che conta è aver ritrovato un campione.

FRANCESCO BAGNAIA, 9: questa volta il piemontese non sbaglia e porta a termine il suo compito. Forse la vittoria poteva rendere ancora più dolce questo weekend, ma per adesso va bene così. Dà spettacolo in una bagarre con Miller che tiene con il fiato sospeso i tifosi della Ducati, poi si fa sempre trovare pronto a sfruttare ogni minimo spiraglio. Non riesce a fuggire e viene beffato all’alba dell’ultimo giro, ma va bene così.

MARCO BEZZECCHI, 10: un ragazzo e pilota in crescita continua, supportato da una moto protagonista anche oggi. Tutti ci pregustavamo la doppietta azzurra Bagnaia-Bezzecchi, e rimarrà un’altra cartolina da portarsi dietro da questa gara stupenda. Il quarto posto gli vale anche il titolo di “Rookie of the year”, miglior pilota debuttante dell’anno nella classe regina, più che meritato per la continuità avuta.

FABIO QUARTARARO, 4: un disastro completo, il weekend australiano. Il pilota francese sentiva il rumore del nemico ormai da tempo, e l’incubo ora è diventato realtà. L’aritmetica dice che ancora nulla è compromesso, ma, al di là dei limiti della Yamaha, evidenti, serve una reazione a livello mentale. Per tutto il fine settimana non fa amicizia con Curva 4, letale anche oggi, e poi viene tradito dall’anteriore. Forse la resa definitiva per il Diablo.

PHILLIP ISLAND, 10 e lode: nient’altro da dire, ci eri mancata. La gara più bella dell’anno non poteva che andare in scena in questo suggestivo e storico circuito, che da troppo tempo, per le cause che tutti conosciamo, mancava dal calendario. Bentornata Australia.

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