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Il golf mondiale ha un nuovo numero uno ed il suo nome è Dustin Johnson, vincitore per distacco del Genesis Open, torneo del PGA Tour andato in scena sul Riviera CC (par 71) di Pacific Palisades, in California. Il 32enne statunitense, alla 13esima vittoria sul tour, ha chiuso le quattro giornate di gara con un totale di -17 (66 66 64 71) riuscendo a gestire nell’ultimo round il margine di cinque colpi che si era creato con 54 buche di altissimo livello nelle prime tre giornate. Alle sue spalle secondo posto in rimonta per il belga Thomas Pieters con -12: solitamente impegnato sullo European Tour, dove è ormai stabilmente uno dei big, Pieters è riuscito a rimontare ben 23 posizioni con un finale super in 63 colpi. Un risultato che potrebbe permettere al 25enne di conquistare anche la “Carta” sul PGA Tour. A pari merito con Pieters c’è anche Scott Brown, mentre chiude al quarto posto con -11 l’inglese Justin Rose, insieme agli statunitensi Bryan, Na ed Hoffman. Ha perso qualche posizione nel finale Adam Scott, alla fine 11° con -9, mentre Jordan Spieth è solo 22° con -6.
Dustin Johnson diventa così il nuovo numero uno mondiale, approfittando anche del 64° posto di Jason Day, che abdica dal trono del World Ranking dopo 47 settimane di regno. Johnson diventa così il 20esimo giocatore a salire fino alla vetta del ranking, da quando quest’ultimo è stato istituito nel 1986. Si spezza inoltre una sorte di maledizione, che lo voleva piazzato ma non vincitore sul percorso del Riviera CC: dal 2009 ad oggi Johnson aveva infatti accumulato sette presenze sul percorso californiano, concludendo due volte al secondo posto, una volta al terzo ed altre due volte in quarta piazza. Con questo successo lo statunitense balza anche al sesto posto della FedEx Cup, che vede ancora in vetta Hideki Matsuyama (fuori al taglio questa settimana) davanti a Justin Thomas e Jordan Spieth.
Se per Johnson è una settimana da ricordare, non così si può dire per Francesco Molinari, eliminato al taglio dopo i primi due giri. L’italiano, reduce da ottimi piazzamenti nelle ultime settimane, è incappato in una prestazione negativa, con due giri in 72 e 75 che hanno portato il suo score totale a +5, ben distante dal taglio che ha promosso i giocatori con punteggio pari al par. Per Molinari si tratta solamente del terzo taglio mancato negli ultimi venti tornei disputati, a dimostrazione della sua costanza di rendimento. L’azzurro potrà rifarsi subito nell’Honda Classic, al via giovedì in Florida. Oltre a Molinari tanti i big in campo, come ad esempio Sergio Garcia, Adam Scott e Rickie Fowler.