Formula 1

Formula 1, l’ultima stagione di Vettel in Ferrari: può essere lui la sorpresa del 2020

Sebastian Vettel - Foto Lukas Raich - CC-BY-SA-4.0
Sebastian Vettel - Foto Lukas Raich - CC-BY-SA-4.0

Il conto alla rovescia per la partenza del Mondiale 2020 di Formula 1 è cominciato ma, ad anticipare il confronto in pista, è stato il mercato piloti, entrato nel vivo già tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. L’effetto domino, di fatto, è stato innescato dall’annuncio della separazione tra la Ferrari e Sebastian Vettel, che avverrà al termine di questa stagione.

La Rossa, infatti, al posto del tedesco, si è assicurata le prestazioni di Carlos Sainz jr, il quale a sua volta ha lasciato libero il sedile della McLaren per Daniel Ricciardo. Nel 2021, quindi, si prospetta uno scenario completamente diverso per la Formula 1, dato che non ci sono ancora certezze in merito al futuro dei due alfieri della Mercedes, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

Il punto interrogativo più grande, però, resta quello legato a Sebastian Vettel che, tra le possibili opzioni, potrebbe scegliere la via del ritiro oppure un ruolo di primo piano proprio sulla monoposto tedesca. L’ex pilota della Red Bull, ad oggi, non ha ancora sciolto le riserve sul proprio destino professionale, anche perché si sta preparando al meglio per l’imminente inizio di stagione, che sarà la sua sesta ed ultima nel box di Maranello.

Nel 2015 il quattro volte campione del mondo arriva in pompa magna nella scuderia del Cavallino Rampante e, a dire il vero, i risultati nella sua prima stagione in rosso, nonostante non abbiano permesso la conquista del titolo, fanno sognare i tifosi per gli anni a venire. Con il passare del tempo, però, la pressione per il tedesco diventa quasi insostenibile, tanto da fargli commettere degli errori banali e grossolani che, in alcuni casi, compromettono anche la gara dei compagni di squadra.

Ora che il matrimonio con la Ferrari sta per giungere alla conclusione, Sebastian Vettel potrebbe non avvertire più quella grande pressione e, magari, tornare a gareggiare ad alti livelli, come dimostrato in passato. Il tedesco, dunque, potrebbe essere una preziosa arma nell’arsenale del team di Maranello, sia come seconda guida alle spalle di Charles Leclerc, sia come vero e proprio uomo di punto. Del resto quale potrebbe essere la migliore conclusione di un amore durato anni, se non la tanto agognata vittoria del titolo iridato…

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